La notte che mia madre ammazzò mio padre: la trama
Con un film in cantiere da organizzare, Angel e la sua ex moglie Susana, devono convincere un attore internazionale ha prendere parte al progetto. L’occasione la crea Isabel, la moglie di Angel, nonché attrice in declino, la quale, con i figli via di casa per una gita, organizza la cena di lavoro che non ti aspetti. Convinto l’attore, mancherebbe solo la coprotagonista. In un susseguirsi di malintesi, frasi non dette e gesti non fatti, la storia corre verso uno spiazzante epilogo.
Il nuovo film di Inés Parìs, La notte che mia madre ammazzò mio padre, proiettato in anteprima a Roma al Festival del Cinema Spagnolo, alla presenza della regista stessa e della coprotagonista Belén Rueda, è una commedia brillante, che strizza l’occhio al giallo. Un lavoro bene integrato, in cui con sofisticata eleganza il messaggio di fondo è chiaro: nella finzione come nella vita, l’uomo indossa continuamente delle maschere.
Una storia dentro la storia
Premio del Pubblico al Festival del cinema di Malaga 2016, il lungometraggio tiene incollato lo spettatore tra ansia e curiosità. Una storia dentro la storia; una pellicola dentro la pellicola che crea due piani: quello della realtà e quello della rappresentazione. La realtà, il dato di fatto è che c’è una donna trascurata dal marito, poco considerata come attrice, che trova solo porte sbattute in faccia per ridicoli limiti d’età. La rappresentazione è il gioco di specchi che si svolge tutto in una notte. Un colpo di scena dietro l’altro, condito da un’amara ironia che esalta una sceneggiatura riuscita. Il film è distribuito da Exit Media, la sua uscita è prevista per il 18 Maggio prossimo.
Dario Cataldo