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FESTIVAL DI CINEMA

24°Sguardi Altrove Film Festival: Inaugurazione con Certain Women | Programma del 12-13 Marzo

A inaugurare la 24°edizione di Sguardi Altrove International Film Festival, la rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, sarà – domenica 12 marzo alle 20.30, Spazio Oberdan – l’anteprima italiana di Certain Women, opera che ha trionfato al London Film Festival 2016, diretta dalla regista statunitense Kelly Reichardt, con un cast di star composto da Michelle Williams, Kristen Stewart, Laura Dern e l’attrice-rivelazione Lily Gladstone

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Domenica 12 marzo / Lunedì 13 marzo
Inaugurazione con Certain Women di Kelly Reichardt
Retrospettiva Maren Ade: Everyone else
Anteprima internazionale di Lost Children

Tavola Rotonda:
“L’autorialità femminile nell’audiovisivo. Nuova legge, nuove opportunità?”
L’India di Where to, Miss di Manuela Bastian
L’Algeria di A mon âge je me cache encore pour fumer di Rayhana Obermeyer
Il Giappone di Fukushima mon amour di Doris Dorrie

dal 12 al 19 marzo 2017
Spazio Oberdan, Cinema Arcobaleno, Casa dei Diritti – Milano

 

A inaugurare la 24°edizione di Sguardi Altrove International Film Festival, la rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, sarà – domenica 12 marzo alle 20.30, Spazio Oberdan – l’anteprima italiana di Certain Women, opera che ha trionfato al London Film Festival 2016, diretta dalla regista statunitense Kelly Reichardt, con un cast di star composto da Michelle Williams, Kristen Stewart, Laura Dern e l’attrice-rivelazione Lily Gladstone.

Ma prima dell’inaugurazione, alle 15, il Festival è felice di presentare la retrospettiva, per la prima volta in Italia, dedicata a Maren Ade, cineasta di punta del cinema tedesco contemporaneo, con la proiezione del suo secondo lungometraggio Everyone Else (2009) sui rituali, i segreti e le frustrazioni di una coppia nel corso di un’estate, che si è aggiudicato due Orsi d’argento alla Berlinale 2009 (Gran Premio della Giuria e Premio per la Miglior Attrice).

A seguire alle 17.15 Sguardi migranti, racconti di donna il primo degli incontri organizzati dal Festival (a ingresso gratuito), con Daniela Finocchi, Anna Zaffaroni, Malvina Sinani, Tatiana Kalashnikova, Nadia Kibout.

Durante l’incontro sarà presentato il Concorso letterario nazionale Lingua Madre (www.concorsolinguamadre.it), destinato a tutte le donne straniere o di origine straniera (anche di seconda o terza generazione) che utilizzando per i loro racconti la lingua italiana vogliono approfondire il rapporto tra identità, radici e il mondo “altro”.

Al termine dell’incontro, in anteprima italiana, sarà proiettato il cortometraggio diretto da Nadia Kibout Le ali velate (Italia, 2016, 15’).

Ad aprire invece alle 18.30 la sezione non competitiva ‘Diritti Umani, oggi’ [a cura di Sergio Di Giorgi] sarà la prima internazionale di Lost Children. 30.000 minors missing di Chiara Sambuchi, film di produzione tedesca che riflette sul drammatico e crescente fenomeno delle tratte dei minori migranti (bambini e ragazzini tra i 9 e i 16 anni).

A seguire incontro con la regista con la partecipazione di Riccardo Noury (Portavoce Internazionale di Amnesty International), Adriano Scarpelli, Anna Brambilla (Avvocato) e Diana De Marchi (Presidente commissione Diritti civili e Pari opportunità, Comune di Milano). Precede la proiezione Borders un cortometraggio di Damjan Kozole affermato regista sloveno.

Ma gli appuntamenti di domenica non si esauriscono con l’inaugurazione delle 20.30. Alle 22.30 in programma il primo film del concorso internazionale lungometraggi Nuovi Sguardi [a cura di Nicola Falcinella]: l’argentino El futuro perfecto esordio di Nele Wohlatz, premiato per l’opera prima al Festival di Locarno 2016, con protagonista una giovanissima cinese che a Buenos Aires studia lo spagnolo applicando alla sua vita ciò che impara a lezione.

Lunedì 13 marzo, il Festival si apre con la Tavola Rotonda “L’autorialità femminile nell’audiovisivo. Nuova legge, nuove opportunità?” la giornata di studio (dalle 10 alle 13, Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 59)  organizzata in collaborazione con il Parlamento Europeo – Uffici di Milano, sul ruolo e la presenza delle donne nell’industria cinematografica italiana, riportando l’attenzione sul tema dopo la recente approvazione della legge sul cinema.

Durante la tavola rotonda saranno presentati inoltre i risultati del progetto Dea – Donne e Audiovisivo, realizzato da un gruppo di ricerca dell’Istituto delle Ricerche sulla popolazione e le Politiche Sociali del CNR, che ha visto anche la collaborazione di Doc. It e di Siae.

Tra gli interventi: Maura Misiti (Istituto delle Ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR), Alessia Sonaglioni (Direttrice EWA – European Women’s Audiovisual Network) e Rosaria Iardino; coordina Cinzia Masotina (story editor e sceneggiatrice).

In sala, alle 15 allo Spazio Oberdan, s’inaugura il concorso internazionale documentari Le Donne Raccontano [a cura di Sergio Di Giorgi e Stefania Scattina] con due anteprime italiane: Fire della giovane cineasta russa esordiente Nadya Zakharova, che in bianco e nero racconta brevi storie che culminano con quella di una piccola bambina mongola che accende il fuoco che serve al nutrimento; e alle 16 Where to, Miss? di Manuela Bastian, che per tre anni a New Dheli, segue da vicino il sogno della giovane Devki di diventare tassista.

A seguire alle 17.30 il primo titolo della sezione competitiva a regia mista con Premio del Pubblico #FrameItalia [a cura di Floriana Chailly e Patrizia Rappazzo], l’anteprima italiana de Il Nido (13/03, h17.30, Spazio Oberdan), primo lungometraggio di finzione della regista svizzero-peruviana Klaudia Reynicke, ospite del festival, con protagonisti la giovane Ondina Quadri e il talentuoso Fabrizio Rongione.

In serata due titoli in prima italiana del concorso Nuovi Sguardi. Alle 19.15 proiezione di A mon âge je me cache encore pour fumer di Rayhana Obermeyer, film tratto dallo spettacolo teatrale della stessa regista – che sarà ospite del festival – che spia le confessioni di nove donne algerine in un hammam gestito da una carismatica proprietaria interpretata da Hiam Abbass.

Si chiude alle 21.15 con Fukushima mon amour della tedesca Doris Dorrie, ci parla di una toccante storia di solidarietà femminile tra le rovine di Fukushima, con la poliedrica attrice giapponese Kaori Momoi, film accolto calorosamente dal pubblico della scorsa Berlinale, sezione Panorama Special.

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