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Bad Santa 2: ecco lo scorrettissimo teaser trailer di un sequel che si è fatto attendere tredici anni

Bad Santa di Terry Zwigoff è un piccolo gioiello di comicità dissacrante e ferocissima. Un film che nel 2003, da un’idea dei Coen Bros., si impose subito quale cult di una generazione e come uno dei film di Natale più volgari e sprezzanti che la tradizione ricordi. Bad Santa 2 non vedrà alla regia Terry Zwigoff bensì Mark Waters mentre il cast, insieme ai confermatissimi Billy Bob Thornton, Tony Cox e Brett Kelly

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Chiariamo subito. Chi scrive considera Bad Santa di Terry Zwigoff un piccolo gioiello di comicità dissacrante e ferocissima. Un film che nel 2003, da un’idea dei Coen Bros., si impose subito quale cult di una generazione e come uno dei film di Natale più volgari e sprezzanti che la tradizione ricordi. Billy Bob Thornton, che ereditò il ruolo dagli indisponibili Jack Nicholson e Bill Murray, resta, a tutt’oggi, indimenticabile nei panni del ladruncolo Willie, derelitto alcolizzato che per sbarcare il lunario, ogni Natale, è costretto dal suo socio Marcus, un malefico gnometto di colore interpretato dal vero nano di Hollywood Tony Cox, a vestirsi da Santa Claus per farsi assumere dal grande magazzino di turno, salvo poi svaligiarlo e ripulirne la cassaforte. Un film semplice, a suo modo lineare, diretto, ma che ha dalla sua una verve innata e un gusto per il volgare e il turpiloquio tanto compiaciuto ,quanto irresistibile. Probabilmente è il film di Natale meno natalizio mai stato girato, ma al tempo stesso è il film dove il Natale lo si percepisce sempre e con più gusto, è onnipresente, forse proprio per quella voluta emarginazione della melassa, alla quale il periodo ci ha da sempre abituati. E, ammettiamolo, che manna fu, una vera liberazione dall’ipocrisia generale.

Ora siamo qui, a discutere del sequel, che si preannuncia, se possibile, ancor più scorretto e selvaggio del precedente. Insomma, stando al trailer sembra proprio così, ma è anche vero che i teaser vanno presi con le dovute precauzioni, la fregatura è dietro l’angolo e un sequel dopo ben tredici anni non sappiamo quanto possa servire, né quanto abbia da aggiungere ad un capostipite che al tempo sfiorò lo status di capolavoro. Si, sfiorò. Perché diciamo ciò? Perché un film scorretto come Bad Santa, con protagonisti volgari ladruncoli, sorveglianti avidi, responsabili del personale bigotti,  ha circa un paio di minuti di troppo, quelli finali, dal canto loro estremamente corretti. Già, il finale, ve lo ricordate? Willie fugge con gli sbirri alle calcagna, non tanto per scappare da loro, quanto perché vuole e deve consegnare quell’elefantino di peluche tanto desiderato da Thruman, il bambino non troppo sveglio con il quale Willie instaura un rapporto, a modo suo, quasi paterno. E quasi ci riesce, ma proprio sulla soglia di casa del piccolo viene crivellato dai colpi degli agenti.  Willie arranca con il peluche insanguinato fra le mani ma poi cede, perde conoscenza ed è tutto buio. Ecco, se il film fosse finito qui, con la morte di Willie mentre tentava quella che potremmo definire come la prima vera, eroica, disinteressata buona azione della sua esistenza, si potrebbe quasi parlare di capolavoro e non solo di film cult ed ora non staremmo a parlare di Bad Santa 2.  Ma, come è noto, il vero finale fu un altro. Il nostro babbo bastardo, ora redento, invia una lettera al piccolo “moccioso” dall’ospedale nel quale è ricoverato, dove gli dice che ora è consulente esterno della polizia, che eviterà la galera e lo invita a farsi valere, durante la sua assenza, e “a non farsi rompere le palle da nessuno, soprattutto a non rompersele da solo”. Un finale molto poco in sintonia con l’andamento della pellicola, un po’ posticcio, incollato lì alla bell’e meglio, una strizzatina d’occhio ai buoni sentimenti. Dopotutto, è pur sempre Natale. Peccato, questo giochino, che apriva ad un ipotetico sequel oggi realtà, tradì lo spirito di un film fino a quel punto politicamente scorretto, divertente, feroce, misantropo, una novella anti natalizia che avrebbe potuto trasformarsi benissimo in una grottesca fiaba nera da raccontare a dei futuri nipotini, magari proprio durante la vigilia di Natale. La versione comica di una sorta di Krampus alcolizzato e lascivo che “mangia, beve, scoreggia e scopa anche”, caduto sul campo mentre tentava un’azione realmente pura, molto lontana dalla sua natura.

Ora, il sequel ha tutte le carte per poter essere divertente e due volte feroce rispetto all’originale, il problema, vero cruccio di un po’ tutti i seguiti, non sappiamo quanto autentico e ben strutturato. Certi miracoli è difficile replicarli e il dolcificante natalizio è una trappola facile nella quale cadere. Staremo a vedere. Bad Santa 2 non vedrà alla regia Terry Zwigoff bensì Mark Waters mentre il cast, insieme ai confermatissimi Billy Bob Thornton, Tony Cox e Brett Kelly, si arricchisce delle new entry Kathy Bates e Christina Hendrixs. Il film dovrebbe essere distribuito nelle sale americane dal 23 novembre.

E per adesso godiamoci il nuovo, scorrettissimo trailer.

Manuele Bisturi Berardi

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