Gli uccelli (The Birds) è un film del 1963 diretto da Alfred Hitchcock. Presentato fuori concorso al 16º Festival di Cannes, è uno dei più celebri film di Hitchcock. Fu tratto dall’omonimo racconto di Daphne Du Maurier, di cui però mantiene solo l’idea centrale, cioè l’attacco degli uccelli contro gli uomini. Hitchcock aveva ripensato al racconto dopo aver letto sul quotidiano di Santa Cruz, Sentinel, del 18 agosto 1961, la notizia di una nuova invasione di uccelli marini fra le case sulla costa, più ampia e devastante di quella avvenuta nell’anno precedente.
In un negozio di animali a San Francisco si incontrano l’avvocato Mitch Brenner (Rod Taylor) e la ricca e giovane Melanie (Tippi Hedren), figlia dell’editore di uno fra i maggiori giornali della città. Indispettita e insieme attratta dall’atteggiamento dell’uomo, Melanie decide di fargli una sorpresa e di recarsi a Bodega Bay – dove Mitch trascorre i fine settimana in compagnia della madre e della sorellina Cathy- col pretesto di donare alla bimba, per il suo compleanno, una coppia di pappagalli “inseparabili”.Da poco arrivata sul posto, Melanie viene attaccata da un gabbiano che le ferisce il volto. Melanie viene ospitata da Annie, maestra di scuola di Cathy e vecchia fiamma di Mitch. Durante la notte un gabbiano, inspiegabilmente, sbatte sulla porta di casa. È solo il primo di una serie di strani accadimenti che vedono protagonisti gli uccelli…
Hitchcock non utilizzò attori già affermati nel ruolo dei protagonisti, anche per contenere i costi del film, già molto alti per gli effetti speciali. Scritturò Tippi Hedren, allora nota come modella, per il ruolo femminile, e ne guidò personalmente l’interpretazione, trasformandola in una vera attrice (le assegnerà il ruolo di protagonista anche nel successivo film, Marnie). Il protagonista maschile fu interpretato da Rod Taylor, al suo primo ruolo cinematografico di una certa importanza, mentre nella parte della madre del protagonista maschile Hitchcock volle l’attrice di teatro Jessica Tandy. Nella parte della maestra, anziché Anne Bancroft, proposta da Hunter, Hitchcock scelse Suzanne Pleshette, notata in ruoli televisivi.
Il film costò circa 2.500.000 dollari. Le riprese iniziarono il 5 marzo 1962 e durarono fino al 10 luglio dello stesso anno. Durante le riprese si dovettero affrontare innumerevoli problemi: i componenti della troupe furono graffiati e beccati; Tippi Hedren, nella scena in cui sale in una camera e viene aggredita dagli uccelli, fu ferita al viso da uno dei gabbiani; il lunedì successivo, quando dovettero riprendere le riprese, la trovarono stesa sul divano in stato di choc. Usarono quindi una controfigura per la scena in cui Mitch la porta giù dalle scale. Uno dei corvi addestrati aveva preso in antipatia Rod Taylor, e appena lui arrivava sul set chiedeva preoccupato se l’uccello lavorasse quel giorno; il corvo, però, lo aspettava puntualmente appoggiato su una trave del set e lo inseguiva per beccarlo.
“Delle 1500 inquadrature previste (circa il doppio di quelle di un film normale e quasi il triplo di quante ne usasse Hitchcock di solito), quasi 400 contenevano trucchi e fotomontaggi. Hitchcock richiese la collaborazione di molti esperti: lo scenografo Robert Boyle, il direttore della fotografia Robert Burks, il montatore George Tomasini. Poiché detestava lavorare in esterni la maggior parte dei fondi che si vedono sono stati dipinti. Nonostante le difficoltà per le tecniche di ripresa sul fondale blu in uso in quel periodo, trovarono un’alternativa usando il metodo introdotto da Walt Disney, mascherine e fondali illuminati con lampade al sodio su fondale giallo. Gli addetti agli effetti speciali e quelli del reparto ottico lavorarono sul film per più di un anno.”Tutte le risorse del cinema disponibili nel 1962 furono messe in gioco per la realizzazione di questo film, che stava man mano diventando il più costoso, tecnicamente più ambizioso e programmato in modo più rigoroso di tutti”.
Il film è sperimentale e originale anche dal punto di vista della colonna sonora. Priva di accompagnamento musicale tradizionale, ad eccezione di un accenno del Première Arabesque di Claude Debussy suonato al pianoforte da Melania e di una canzoncina cantata dai bambini della scuola, Risseldy Rosseldy, una versione americana della canzone popolare scozzese di Wee Cooper O’Fife, la colonna sonora è costituita unicamente dai rumori degli uccelli elaborati come una vera partitura. Un duo di esperti in musica elettro-acustica, composto da Remi Gassmann e Oskar Sala, ebbe il compito di creare artificialmente tutti i rumori degli uccelli attraverso nastri magnetici accelerati in lettura e con uno strumento elettronico chiamato Trautonium dal nome del suo inventore Friedrich Trautwein che ne realizzò il prototipo nel 1929. Tuttavia fu proprio il musicista elettronico tedesco Oskar Sala negli anni a perfezionare lo strumento sino a creare una sorta di ibrido tra organo e sintetizzatore musicale. I rumori erano trattati ed elaborati secondo le indicazioni del regista che dettava alla segretaria una vera e propria sceneggiatura dei suoni. “Facevamo veramente qualcosa di sperimentale con tutti questi suoni autentici, che poi stilizzavamo in modo da trarne maggiori effetti drammatici”.