Yato, nome d’arte di Stefano Mazzei, già presentatosi al pubblico italiano con alcuni singoli alla fine del 2014, torna sulle scene grazie alla release del primo album in lingua italiana: Fuck Simile. La sua fatica si articola in otto brani fra testi elaborati, tessuti su base elettronica, alternative rock e dance con uno stile mai banale sia nelle liriche che negli arrangiamenti.
Basta ascoltare Angoli di per trovare Chet Faker, Peter Gabriel, Radiohead o gli italianissimi Lucio Dalla e Marta sui Tubi (non a caso citati da Yato stesso come importanti fonti di ispirazione). Un disco tortuoso da gustare tutto d’un fiato, in grado di trascinarci in un vortice sonoro di echi, cori e ritmi che creano una nuova forma-canzone, estremamente radiofonica e ballabile.
Un genere elettronico d’élite, è questo il marchio di fabbrica di Yato: loop, spesso anche orientaleggianti, abbelliti da una scrittura cantautorale stimolante, mai noiosa, affiancata da una voce robotica quantomai adeguata. La sua bravura è stata già applaudita sui palchi di alcuni tra i più importanti eventi italiani: l’open live set di Richard Dorfmeister, il Festival Internazionale di Surf (SingleFinn) fino ai concerti del cantautore toscano in suggestive location dell’area versiliese e fiorentina.
Dopo aver girato il videoclip Servo di un’idea, l’electronic man presenta il nuovo singolo Ormoauti, brano tipicamente estivo con franate musicali che lasciano spazio al messaggio sociale, spesso trasmesso virtualmente, messo in risalto dal ritornello svuotato e arricchito da suoni 2.0.
Maria Carola Leone
https://soundcloud.com/yatocantautoreelectrovocal/sets/fuck-simile
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