Michelangelo Buffa è nato a Brusson (Aosta) nel 1948. Cinéphile, critico cinematografico («Filmcritica», «Panoramiques», Torino Film Festival, emissioni radiofoniche e documentari per la Sede Rai della Valle d’Aosta), insegnante, animatore culturale (fu socio fondatore del MovieClub di Torino, della rivista Panoramiques, organizzatore di Cinemambiente), filmaker, documentarista, attivo dagli inizi degli anni Sessanta, ha preservato una dimensione “amatoriale”, realizzando, nell’ambito della produzione underground italiana, film in 8mm, Super8, 16mm, ed in video, a partire dal 1992.
Ha partecipato a numerose rassegne italiane di cinema indipendente, fra le quali Montecatini, Filmaker, Porretta, Videoland di Cesena, Premio Libero Bizzarri, Fano, Umbertiade; il Museo del Cinema di Torino gli ha dedicato una serata ed un omaggio gli è stato dedicato dall’Infinity Festival di Alba. Ha partecipato al recente Bellaria Film Festival col video Nel giardino terrestre.
Attualmente vive e lavora ad Aosta dove realizza video documentari a carattere antropologico nell’ambito dell’attività del Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique, curando anche l’organizzazione dell’Archivio audiovisivo.
Come schegge di nonsense all’interno della programmazione del Trevi, cominciamo da questo mese a proporre alcuni lavori di Michelangelo Buffa, autore indipendente, invisibile ed eccentrico, da sempre sintonizzato sui sentieri della memoria a noi cari. Il parallello omaggio a Eric Rohmer offre l’occasione per tracciare un’affinità elettiva fra il cinema del grande Maestro e l’opera di uno dei filmaker che, sulla scia della nouvelle vague, ha cercato di rinnovare il linguaggio filmico.
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