Girato tra aprile e maggio 2024 e atteso nelle sale soltanto nel 2026, Mercy: Sotto Accusa segna il ritorno alla regia di Timur Bekmambetov, cinque anni dopo il war movie V2. Escape from Hell. Il film, distribuito in Italia da Eagle Pictures a partire dal 22 gennaio2026, si presenta come un thriller sci-fi ad alta tensione interpretato da Chris Pratt e Rebecca Ferguson. Per Pratt si tratta di una nuova collaborazione con Bekmambetov dopo Wanted, anche se questa volta la produzione è stata rallentata da un infortunio alla caviglia avvenuto dopo pochi giorni di riprese.
Chris Pratt e Rebecca Ferguson guidano un cast internazionale
Ambientato in una Los Angeles del 2029 cupa e disumanizzata, Mercy: Sotto Accusa mette al centro la corsa contro il tempo di un detective (Chris Pratt) accusato dell’omicidio di sua moglie. In un’aula di tribunale dominata dalla tecnologia, ha soltanto 90 minuti per dimostrare la propria innocenza davanti a un Giudice d’eccezione: un’intelligenza artificiale avanzata (Rebecca Ferguson) che lui stesso aveva contribuito a progettare. Mentre il tempo scorre inesorabile, l’uomo è costretto ad affrontare il peso del passato e la crudeltà di un sistema incapace di provare empatia.
Rebecca Ferguson, reduce dai successi di Dune e Mission: Impossible è attualmente su Netflix con A House of Dynamite di Kathryn Bigelow e prossimamente nel family-fantasy The Magic Faraway Tree. Chris Pratt tornerà invece sul grande schermo anche con Way of the Warrior Kid di McG e con Super Mario Galaxy: Il Film.
Il cast completo include inoltre Kali Reis, Kenneth Choi, Rafi Gavron, Jeff Pierre, Tom Rezvan, Ryan Hailey, Chris Sullivan, Kylie Rogers e Annabelle Wallis.
‘Mercy: Sotto Accusa‘: tensione, tecnologia e un conto alla rovescia mortale
Il trailer di Mercy: Sotto Accusa introduce immediatamente il clima distopico del film, mostrando una Los Angeles degradata e sorvegliata da sistemi autonomi. Le immagini alternano interrogatori serrati, inseguimenti e il drammatico conto alla rovescia che scandisce i 90 minuti a disposizione del protagonista per provare la propria innocenza. L’intelligenza artificiale che presiede il processo, impersonata da Rebecca Ferguson, appare fredda, imparziale e impenetrabile, accentuando il senso di claustrofobia e impotenza. Il detective non sa più se affidarsi all’intelligenza artificiale sia stata la scelta giusta. Forse i vecchi metodi investigativi erano i migliori. Il montaggio serrato di Mercy: Sotto Accusa, gli effetti visivi e l’uso di ambienti metallici e digitalizzati lasciano intuire un film ricco di ritmo, in equilibrio tra thriller giudiziario e sci-fi distopico.
Il ritorno alla regia di Timur Bekmambetov
Con Mercy: Sotto Accusa, Timur Bekmambetov riprende quei temi legati al rapporto tra umanità e tecnologia che hanno segnato parte della sua filmografia. Regista noto per Wanted, Night Watch e per aver sperimentato linguaggi narrativi innovativi in opere come Searching e Profile (prodotte dalla sua casa di produzione), Bekmambetov torna qui a un cinema più classico ma non meno ambizioso. La sua regia punta su un’estetica cupa, su dinamiche d’azione immersive e su un uso della tecnologia come elemento narrativo e simbolico: un sistema che giudica e controlla, ma che non comprende l’essere umano.