La Robe è un cortometraggio italiano del 2022, scritto e diretto da Olga Torrico, prodotto da Sayonara Film in collaborazione con Articolture e ha una durata di circa 6 minuti.
Pochi minuti
In un appartamento di una donna recentemente scomparsa, una giovane addetta alle pulizie svuota un armadio pieno di vecchi vestiti, quando viene improvvisamente attratta, in modo quasi magico, da un abito femminile vivace e colorato.
L’atmosfera è essenziale, carica di suggestione visiva e simbolica. Il “vestito-oggetto” sembra catalizzare una tensione emotiva e psicologica, trasformando un gesto ordinario, quello di svuotare un armadio, in un’esperienza di seduzione, memoria e forse inquietudine. Questo tipo di potenza evocativa in pochi minuti è uno degli elementi che caratterizza il cinema di Torrico.

Un percorso internazionale e italiano
Nonostante la brevità, La Robe ha avuto un percorso festivaliero piuttosto ricco. Il film ha avuto una distribuzione molto ampia nel circuito dei cortometraggi, attraversando sia festival italiani che europei, prova che la sua potenza visiva, il suo stile e la sua capacità evocativa hanno trovato un buon riscontro nella comunità del cinema indipendente.
Di seguito alcune tappe notevoli:
Anteprima al Edinburgh International Film Festival (UK) nel 2022, dove figura come “Official Selection”.
Miglior Film Sperimentale (Best Experimental Film) al Female Filmmakers Festival Berlin (Germania).
Best Subject al Job Film Days 2023.
Partecipa anche a:
Minimalen Short Film Festival (Norvegia) 2023,
Laceno d’Oro International Film Festival 2022,
Capri, Hollywood The International Film Festival 2022, e molti altri.
Questi premi indicano come il film sia stato apprezzato non solo per la sua forma, ma anche per il soggetto e l’impatto narrativo. L’idea dell’abito come evocazione, la tensione emotiva e la dimensione simbolica del racconto hanno colpito parecchio la critica specializzata.

Il contesto artistico di Olga Torrico
Per capire meglio La Robe, è utile inquadrare il percorso di Olga Torrico. Nata nel 1991, ha studiato in Italia e all’estero. Con il compagno (co-fondatore) Adam Selo ha creato la casa di produzione e distribuzione indipendente Sayonara Film, con l’obiettivo di realizzare cortometraggi e documentari d’autore, spesso sperimentali, con sensibilità contemporanea.
Il suo primo cortometraggio importante è Gas Station (2020), che ha vinto un premio alla 35ª edizione della Settimana Internazionale della Critica del Venice Film Festival e ha ricevuto una candidatura nella cinquina finale per Miglior Cortometraggio ai David di Donatello 2021.
Questo background fa capire come La Robe rappresenti la naturale evoluzione di una regista che lavora con ambizione, cura estetica, sperimentazione narrativa e una precisa identità autoriale.

Perché La Robe merita attenzione
In soli 6 minuti, il film riesce a evocare un’atmosfera di alterità, seduzione e inquietudine, trasformando un gesto quotidiano in un’esperienza quasi ipnotica.
Un cortometraggio che riesce a catturarti. L’uso del corpo, degli oggetti (l’abito), dello spazio (la casa e l’armadio), del suono e dell’immagine costruisce una narrazione che va oltre il racconto tradizionale. Caratteristica tipica di cortometraggi sperimentali di qualità.
Attraverso autrici giovani come Olga Torrico, film come La Robe mostrano che in Italia esiste uno spazio significativo per cortometraggi sperimentali, visivamente curati e capaci di parlare a un pubblico e a una comunità critica.
La Robe è un esempio significativo di come il cortometraggio, pur nella sua brevità, possa diventare un veicolo potente di suggestioni, emozioni e riflessioni. Grazie al talento della regista, e al supporto di una produzione indipendente come Sayonara Film, il film riesce a trasformare un gesto banale in un’esperienza cinematografica forte, ansiogena e memorabile.
