Quando nel 2020 l’AMC Networks ha annunciato l’acquisto dei diritti per diciotto romanzi di Anne Rice, i fan del vampiric-fantasy sono andati in visibilio. Il suo ‘Universo Immortale’ fatto di vampiri, maghi e lupi mannari ha già deliziato gli occhi dei seguaci del genere con le precedenti serie tv Intervista col vampiro e Mayfair Witches.
Talamasca: The Secret Order è l’ultima arrivata della saga, disponibile su Netflix dal 01 dicembre. Creata da John Lee Hancock ( The Little Things , Mr. Harrigan’s Phone ), si distingue dalle precedenti perché calata in un mondo soprannaturale sempre più intricato, reso ancor più avvincente da un cast soddisfacente, un taglio spy e rimandi appena accennati alle precedenti storie tali da stuzzicare l’appetito degli spettatori.
La trama Talamasca
Guy Anatole (Nicholas Denton) ha sempre saputo di essere diverso. Ha il potere di leggere il pensiero. Un dono che sa di condanna. Lo fa sentire incompreso, diventando sempre più intollerante verso un lavoro che lo rinchiude nei rumori di troppe menti che parlano contemporaneamente. Quando ormai rischia di non riuscire nemmeno più a pagare l’affitto, la vita gli offre il suo riscatto. Un lavoro in un illustre studio legale newyorkese. Ma la pace appena raggiunta è destinata a sgretolarsi, quando un giorno, per strada, viene avvicinato da una donna sconosciuta. Helen (Elizabeth McGovern) non si presenta, ma ha qualcosa da offrirgli. Talamasca. L’agenzia di spionaggio che tiene sotto controllo il mondo soprannaturale ha bisogno del suo “superpotere”.
La scelta di Guy
La scelta per Guy è difficile. Un lavoro sicuro e stabile barattato per un salto nel vuoto. Ma c’è qualcosa che sposta l’ago della bilancia. Quell’associazione potrebbe essergli utile: risolvere un mistero che aleggia sulla sua famiglia. La scelta è fatta.
Già dai primi sviluppi della storia si entra nell’intricata rete di ruoli, doppiogiochisti, infiltrati, nemici e alleati. Il viaggio in un mondo realisticamente onirico, dove le certezze perdono di consistenza, porta Guy a dubitare dei reali fini dell’associazione, voltando addirittura lo sguardo verso chi punta a distruggerla.
Le interpretazioni
Anche se probabilmente non riuscirà a raggiungere il successo di Intervista col Vampiro, Talamasca – The Secret Order può vantare un cast che degnamente porta avanti il confronto.
Denton riesce a switchare da un inconsapevole outsider fagocitato da un mondo senza regole a un protagonista degli eventi che man mano riesce a destreggiarsi nell’intricata rete di spionaggio. La Helen di McGovern è altrettanto enigmatica e spiazzante. Caratteristiche che portano a sottovalutarla e non capire realmente di cosa possa essere capace. Il suo è un gioco di prestigio in cui cambia continuamente alleanze e obiettivi, assottigliando il confine tra il dovere personale e quello professionale. Tuttavia è William Fichtner, nei panni del vampiro Jasper a catturare la scena con il suo ambizioso progetto di ottenere il controllo della filiale londinese di Talamasca. La sua interpretazione è dinamica, capace di ispirare un’insana amabilità ed una pericolosa sensualità.
I personaggi cornice
Intorno a queste figure si muovono umani e vampiri meno determinanti ma altrettanto apprezzabili, che contribuiscono a chiarire quanto Talamasca rischi di deragliare. L’ambiziosa e volatile Olive (Maisie Richardson-Sellers), Burton (Jason Schwartzman), il vampiro introverso che si affaccia all’umano, e l’agente Ridge (Bryony Hannah), l’unica che incarna una reale purezza d’animo.
Forse il numero esiguo di episodi non consente un’esplorazione ed uno sviluppo completo di questi personaggi. Non appena le dinamiche diventano più vertiginose, il ruolo degli outsiders viene accantonato, forse perdendo la possibilità di rendere la scena più avvincente.
Talamasca – Ci sarà una seconda stagione?
Nonostante la serie riesca a completare in autonomia il proprio cerchio narrativo all’interno dell’intero franchise AMC, la chiusura di questa prima stagione lascia una sensazione di ‘in sospeso’. La stessa evoluzione del personaggio di Guy lo porta sempre più vicino al mondo del soprannaturale, un’ascesa che non può rallentare e per la quale bisogna addentarsi più in profondità. Ci saranno misteri ancora da affrontare, troppe domande a cui rispondere. Qualora tutto finisse in questi sei episodi lascerebbe un ‘sanguinante’ amaro in bocca.
