‘ Imaging’: La Radiografia di un’Identità Mercificata

Imaging è l’opera di diploma della regista Chiara Ferretti presso la prestigiosa Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. La sua selezione al Concorso Prospettive del Filmmaker Festival sottolinea l’interesse del lavoro per la ricerca formale e la capacità di stimolare una riflessione profonda. La nota di presentazione del festival offre un indizio cruciale sul focus tematico del film dal momento in cui suggerisce che il cortometraggio non è una semplice narrazione lineare, ma un’esplorazione critica di come la moda, con la sua enfasi sull’immagine e sulla perfezione estetica, influenzi la percezione della realtà e di sé stessi:

“Imaging di Chiara Ferretti, che sceglie come terreno di indagine la moda, luogo ‘privilegiato’ dell’apparenza.”

Le testimonianze dirette aiutano la narrazione

L’aspetto più incisivo di Imaging risiede nella sua capacità di dissezionare il mondo della moda. Il film integra delle testimonianze dirette (di modelli, stilisti, fotografi o addetti ai lavori) ed esse fungono da bisturi emotivo per penetrare la patinata superficie dell’industria. Le testimonianze non si limitano a descrivere il lavoro, ma rivelano l’esperienza interiore e il costo umano di vivere in un ambiente ossessionato dall’immagine perfetta. Emergono temi come la pressione, la solitudine, l’oggettivazione e la continua performance di un’identità costruita. Il punto di maggiore attrito emotivo è racchiuso nell’idea che quando siamo forzatamente troppo coscienti di noi stessi, non ci riconosciamo più. Il film funziona perché capovolge il concetto di auto-consapevolezza. Non è l’introspezione a guidare l’individuo, ma una iper-consapevolezza dettata dallo sguardo altrui. Il soggetto non si guarda, ma si immagina di essere guardato, e in questo processo si smaterializza, lasciando che la propria essenza sia sostituita da un prodotto da vendere.

Imaging di Chiara Ferretti è un’opera coraggiosa e dolorosamente attuale. Attraverso le testimonianze, il film espone con lucidità la patologia di un sistema che costringe l’individuo a una coscienza forzata di sé, trasformando il corpo in un prodotto da vendere. Collegando moda, social e sex work, Ferretti ci lascia con una domanda tagliente: c’è ancora spazio per l’autonomia e la salute mentale in un’economia che dipende interamente dalla mercificazione dell’immagine? Quel che è certo è che questa produzione si presenta come un saggio visivo forte e estremamente attuale.

Imaging è in programma al FilmMaker Festival.

FilmMakerFest – IMAGING di Chiara Ferretti