Dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma, arriva in esclusiva su IWONDERFULL Prime Video Channels, dal 28 ottobre, Truppa 13 – Come l’Europa ha imparato a prepararsi alla guerra e a vivere felice porta la firma di uno degli autori più sorprendenti e geniali degli ultimi anni, che risponde al nome di Teemu Nikki. Dopo essersi distinto con gli apprezzati La morte è un problema dei vivi e 100 litri di birra, il cineasta finlandese torna dietro la macchina da presa con un progetto a dir poco esplosivo. Sviluppata in 7 episodi e prodotta da It’s Alive Films, la serie narra le vicende di un gruppo di reclute alle prese con un addestramento degno di Full Metal Jacket, ma in chiave comica.
La leggerezza che contraddistingue il progetto ne costituisce anche il punto di forza. Soprattutto perché si tratta di uno spaccato sociale alquanto drammatico, a cui la chiave ironica permette di dare ancora più slancio. Nikki ne cura la sceneggiatura, insieme a Jani Pösö: il risultato convince, diverte, emoziona e fa riflettere. Tanto che ne sono già stati acquisiti i diritti per realizzarne un remake in lingua inglese.
Truppa 13 | La trama
Tutto è pronto: gli armadietti sono in attesa di essere riempiti dagli oggetti personali delle nuove reclute, così come i letti aspettano di essere scelti e rigorosamente fatti da chi gli occuperà per il periodo dell’addestramento. Man mano che la stanza si riempie e le presentazioni portano a scatenare i primi inevitabili conflitti, appare chiaro che non sarà un periodo semplice. Per nessuno degli otto ragazzi in procinto di iniziare il loro percorso militare.

Tra figli che stanno per nascere, solitudini nascoste, dipendenze da cui prendere le distanze, la squadra si compone e si confida. Superata una prima fase di diffidenza, i rapporti si stringeranno, mettendo in luce le difficoltà condivise di un’esistenza allo sbaraglio.
L’umanità in cerca di un posto che si cela dietro la mimetica
Truppa 13 – Come l’Europa ha imparato a prepararsi alla guerra e a vivere felice sfrutta l’agilità di una narrazione vicina alle webseries per raccontare non solo un’istituzione come l’esercito, ma anche una generazione di giovani costretti a tentare strade diverse pur di trovare un loro posto nel mondo. Dietro la mimetica, si celano infatti uomini e donne che hanno sulle spalle situazioni difficili da sostenere senza un aiuto. Le famiglie, almeno quelle d’origine, appaiono distanti, ingombranti, opprimenti. Per i protagonisti la via di fuga diventa questo gruppo strampalato di compagni d’arme, grazie ai quali riescono a esprimere loro stessi e a tirar fuori ciò che non va.

La descrizione di ogni personaggio è assolutamente credibile, andando a creare un divertente puzzle umano. Quando le diversità vengono messe da parte, si stringono legami che andranno oltre il campo di battaglia. Se i momenti dell’addestramento costituiscono il cuore del progetto, sono le relazioni all’interno della squadra a dargli linfa. Merito di una mente straordinariamente acuta e ricettiva quale quella di Nikki, che ancora una volta sorprende il suo pubblico e lo intrattiene con originalità.
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