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50 giorni di cinema Firenze

France Odeon da record: oltre 7000 spettatori per il cinema francese a Firenze

Il festival triplica il successo con anteprime nazionali e incontri d'autore

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Laure Calamy ,Fabien Gorgeart, Francesco Ranieri Martinotti

Si è conclusa con uno straordinario successo di pubblico la XVII edizione di France Odeon a Firenze. Oltre 7.000 presenze complessive hanno gremito le sale del Cinema La Compagnia, confermando il festival del cinema francese contemporaneo come un appuntamento culturale imprescindibile. La rassegna ha registrato un coinvolgimento vivo. Ha premiato una programmazione che ha saputo coniugare anteprime nazionali e approfonditi confronti con ospiti di eccezione. Francesco Ranieri Martinotti, direttore artistico, ha commentato entusiasta:

“Abbinare una buona programmazione di film in anteprima nazionale a confronti approfonditi con ospiti di eccezione è una formula vincente in grado di far tornare numeroso il pubblico in sala”.

Il dialogo culturale tra Italia e Francia resta, infatti, al centro della missione del festival.

I riconoscimenti della giuria e il trionfo di Demoustier

La giuria 2025, composta da personalità di spicco come il presidente Antonio Piazza, il musicista Colapesce e l’attrice Celeste Dalla Porta, ha assegnato i riconoscimenti più prestigiosi di France Odeon. Il Premio Foglia d’Oro per il miglior film è andato a L’inconnu de la Grande Arche di Stéphane Demoustier. Si tratta di un titolo distribuito in Italia da Movie Inspired che ha lasciato il segno per intensità e raffinatezza. Il film ha convinto per la capacità di ricostruire la vicenda poco nota dell’architetto danese Otto Von Spreckelsen, ideatore della Grande Arche de la Défense. La pellicola è stata lodata per indurre a riflettere su ogni creazione artistica, esaltando l’unione tra perfezione formale e umanità. Il successo è stato doppio, poiché allo stesso titolo è andato anche il Premio Foglia d’Oro per la Miglior Colonna Sonora Originale, attribuito al compositore Olivier Marguerit. La sua opera è stata apprezzata per il lavoro di sottrazione che aderisce perfettamente alla storia, sottolineando la sintonia tra cinema e musica.

Premi speciali e il cinema di impegno sociale

Oltre ai premi maggiori, la Giuria ha conferito il Premio Foglia d’Oro speciale (menzione speciale della giuria) a Dans la cuisine des Nguyen di Stéphane Ly-Cuong, una commedia musicale vibrante e sincera. Il film, distribuito da Kitchenfilm, dipinge con grande autenticità la comunità vietnamita di Parigi, smontando con ironia gli stereotipi e raccontando il rapporto complesso tra appartenenza e libertà, tra radici e desiderio di essere se stessi. Inoltre, il Premio della Giuria Giovani, composta dalle studentesse del liceo Machiavelli Capponi, ha incoronato Dalloway di Yann Gozlan, un thriller psicologico che sfrutta la paura di un’intelligenza artificiale per stimolare una riflessione sul rapporto fra uomo e macchina. Infine, un importante riconoscimento è andato a Les filles désir di Prïncia Car, potente racconto nato nei sobborghi marsigliesi, che ha vinto il Premio Sguardi Mediterranei, affrontando con coraggio dinamiche patriarcali e la forza della solidarietà collettiva.

Incontri di spessore e focus su cinema e letteratura

L’edizione 2025 si è distinta anche per la vivace partecipazione agli incontri con gli autori. Il premio Oscar Michel Hazanavicius ha presentato il suo libro Carnets d’Ukraine, un diario-ritratto del suo viaggio sul fronte ucraino. Un momento clou è stato l’appuntamento “Scritture – Le Mage du Kremlin: dal romanzo al film” con Emmanuel Carrère e il premiato con la Foglia d’Oro d’onore Olivier Assayas. Si è discusso del complesso passaggio dalla narrazione letteraria alla sceneggiatura, concentrandosi sull’ascesa di Putin e il ruolo della finzione nel raccontare il reale. Grande affluenza anche per i Q&A con Prïncia Car, Stéphane Ly-Cuong e la coppia Laure Calamy e Fabien Gorgeart. Infine, il convegno sull’I.A. generativa ha stimolato riflessioni sull’etica e legalità in seguito all’entrata in vigore dell’AI Act.

Riconoscimento a Martinotti e prospettive future

Il successo di quest’anno è frutto della dedizione di un gruppo di lavoro affiatato, guidato da Francesco Ranieri Martinotti. Il direttore artistico ha ricevuto un prestigioso riconoscimento personale dall’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens: la medaglia delle Arti e delle Lettere per il suo impegno come regista e promotore della cultura francese in Italia. Questo sottolinea l’importanza di continuare a costruire spazi di confronto e di scambio tra professionisti del cinema e della narrativa. L’esito del festival conferma come France Odeon rappresenti un ponte culturale essenziale, capace di portare il cinema francese più significativo e attuale all’attenzione del pubblico italiano.