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FrontDoc

FrontDoc 2025: la selezione ufficiale decifra il tempo presente con 27 film da 100 paesi

Il festival di Aosta, alla sua quindicesima edizione, concentra l'attenzione sui temi urgenti: dalla post-verità all'Intelligenza Artificiale, dal potere alla resistenza. Novità assoluta la sezione Cortometraggi Fiction.

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Claire Simon ©Elizabeth Winberg

Il FrontDoc 2025, alla sua quindicesima edizione, si prepara a trasformare Aosta in un crocevia di sguardi sul mondo. La selezione ufficiale è un mosaico potente. Infatti, il festival indaga le trasformazioni del nostro tempo. Si concentra su temi urgenti: dalla post-verità al rapporto uomo-tecnologia, dallo sgretolarsi delle culture alla resistenza sociale. Quindi, il cinema documentario non si limita a osservare. Al contrario, decifra contraddizioni e tensioni. Gli organizzatori hanno scelto ben 27 film in Concorso Internazionale, con 14 anteprime italiane o europee. Queste pellicole sono state selezionate tra oltre 600 iscrizioni, provenienti da 100 paesi. Di conseguenza, il programma promette una settimana intensa di proiezioni e incontri. Tutte le attività si svolgeranno per la prima volta in un’unica sede: lo Spazio Plus | Community Hub.

Sguardi dal mondo e nuove frontiere

Il Concorso Internazionale si articola chiaramente in tre sezioni cruciali. La prima è dedicata ai Lungometraggi. In questa categoria spiccano sette film di grande impatto, inclusi due importanti anteprime italiane. Il pubblico potrà vedere 1001 frames di Mehrnoush Alia (Iran/USA), un’opera ibrida molto attesa. Questo film affronta in modo diretto l’abuso di potere nel difficile mondo dello spettacolo. Inoltre, è presente Mr. Nobody Against Putin (Danimarca / Rep. Ceca), un documentario che ha già ottenuto un premio al prestigioso Sundance 2025. Per questa edizione, il festival introduce una novità assoluta: la categoria Cortometraggi Fiction (F(r)iction). Questa sezione presenta dieci opere di finzione e animazione che esplorano le frontiere del genere. Cinque di questi titoli sono anteprime italiane, come Karmash (Pakistan) e Living Stones (Ungheria). Infine, la sezione Cortometraggi Doc offre dieci lavori documentari. Ben sette di questi sono anteprime italiane. Spicca Manal Issa, 2024 (USA), un corto che interroga profondamente il ruolo dell’attore, l’impegno artistico e la resistenza sociale in un contesto moderno e teso. L’intera selezione assicura uno sguardo ampio

Cinema e Intelligenza Artificiale

La selezione del FrontDoc 2025 dedica ampio spazio ai temi più scottanti: la post-verità e l’impatto dell’intelligenza artificiale. Un film in particolare anima il dibattito: Post truth di Alkan Avcıoğlu (Turchia). Questo lungometraggio è, infatti, il primo realizzato interamente con l’intelligenza artificiale. Di conseguenza, il lavoro interroga profondamente la nostra fiducia nella veridicità dello sguardo documentaristico stesso. Si tratta di un’opera cruciale e molto contemporanea per la riflessione sul cinema e sulla realtà. Il film è già stato notato, presentato in anteprima internazionale al 41° Festival del Cinema di Varsavia. Parallelamente a questi interrogativi sul futuro, diversi altri film esplorano temi di potere, violenza e resistenza individuale. Per esempio, 1001 Frames Manal Issa, 2024 indagano l’abuso e l’impegno civile. Si aggiunge l’eccellenza internazionale, con We were the scenery di Christopher Radcliff (Canada), che ha vinto il Miglior Corto Documentario al Sundance 2025. Questo rafforza notevolmente il panorama internazionale del festival.

Frontiera Italia e fuori concorso

La sezione Frontiera Italia offre una panoramica ricca e attuale sulla produzione nazionale più recente. Sono stati selezionati ben tredici film, un numero che sottolinea la vitalità e la diversità del cinema italiano attuale. La selezione spazia da opere note come Balentes di Giovanni Columbu, fino a progetti in corso come il work in progress aaa offresi de La COLLETTIVA. Troviamo anche titoli come Canone effimero dei fratelli De Serio. Questa sezione rappresenta una mappa significativa delle tematiche e degli stili che muovono il documentario italiano. Oltre alla competizione, la sezione Fuori Concorso presenta tre opere di notevole rilievo che completano il percorso del festival. Tra gli ospiti di spicco figura Claire Simon, una delle voci più originali e influenti del documentario europeo. La regista presenterà, in anteprima nazionale, il suo nuovo lavoro: Écrire la vie. Annie Ernaux racontée par des lycéennes et des lycéens. Questo film rende omaggio alla scrittrice Premio Nobel Annie Ernaux. La sua presenza e la sua opera arricchiscono il dibattito sul soggetto femminile nel cinema. L’organizzazione ribadisce la missione del festival: offrire spazi di testimonianza dove la complessa realtà può essere raccontata, compresa e trasformata.