Potrebbe non essere un caso che Strangers in the Night, cortometraggio di produzione islandese e albanese in concorso all’edizione 2025 dell’Euro Balkan Film Festival, si intitoli come una delle canzoni più celebri del leggendario Frank Sinatra. Sembra quasi, infatti, che Vangelis Chatzopoulos, regista e co-sceneggiatore del corto insieme a Julia Malkova, voglia delineare un racconto che talloni i romantici e poetici versi del popolare brano di The Voice, riuscendo a regalare emozioni forti e anche qualche sorpresa.
“Strangers in the night exchanging glances”
Durante una nevosa vigilia di Natale, a Reykjavik, un rocker solitario e ormai invecchiato (Gudmundur Thorvaldsson) incontra una misteriosa giovane donna (Anastasija Timinska) che custodisce la chiave di un capitolo nascosto del suo passato. Questo incontro lo costringerà a confrontarsi con verità sepolte sulla famiglia, sulla libertà e sul prezzo non raccontato dei suoi sogni rock and roll.

“Two lonely people, we were strangers in the night”
Ci sono svariati motivi per cui la notte ha da sempre affascinato artisti di ogni tipo. Quando cala il sole e le tenebre avvolgono il mondo, le suggestioni orrorifiche che giocano sulla paura e sull’ignoto sono pressoché infinite. Ma il tempo della notte è anche un tempo che si può rivelare contemplativo. Un tempo in cui dal buio, dal silenzio e dalla solitudine possono emergere i ricordi del passato e le speranze del futuro. Eppure ogni medaglia ha due facce, e così come i ricordi spesso lasciano il posto ad amari rimorsi, anche le speranze si trasformano in tetri timori.
Tutto, dunque, può accadere in una sola notte. E anche nella più malinconica delle serate, c’è sempre spazio per riflettere su se stessi e per dare una svolta inaspettata alla propria vita. Lo sa bene Johnny, lo stagionato musicista protagonista di Strangers in the Night egregiamente interpretato da Gudmundur Thorvaldsson. Perso negli sfavillanti ricordi dei tempi di No Flags, la sua vecchia band di discreto successo, Johnny rimane prigioniero della trappola della nostalgia, accorgendosi troppo tardi che tutto il mondo, anche il suo mondo, è andato avanti per la propria strada. Una vita immobile, quella di Johnny, scossa solamente da alcuni sguardi scambiati con la giovane Nancy, splendidamente interpretata da Anastasija Timinska.

“Love was just a glance away, a warm embracing dance away”
La storia, soprattutto se scegliamo di seguire in modo devoto le strofe della canzone di Sinatra, sembrerebbe già essersi scritta da sola. Ma Strangers in the Night non scade nella semplice e classica storia d’amore. O, quantomeno, decide di non limitarsi a quell’idea tradizionale dell’amore romantico, ma di ampliarlo, esplorando inaspettati lidi. L’incontro tra Johnny e Nancy non è l’inizio di una storia d’amore, ma l’episodio scatenante che permette a due “sconosciuti nella notte” come loro di comprendere se stessi, esplorando le ferite aperte del passato per vivere il futuro attraverso una prospettiva diversa.
Vangelis Chatzopoulos tratteggia un racconto carico di emozioni, che esplora il senso della memoria e la complessità dei rapporti umani. Il regista si muove sapientemente con la macchina da presa, creando un’atmosfera calda e intima, quasi come se volesse entrare all’interno dei propri personaggi per esplorarne l’anima. Il risultato è un maestoso crescendo sentimentale, che si sprigiona nelle due poderose inquadrature finali, di rara potenza espressiva, che ci dimostrano come uno sguardo possa veramente raccontare più di mille parole.
