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‘First Case, Second Case’: un’allegoria dell’Iran tra obbedienza, resistenza e rivoluzione

Una punizione tra i banchi di scuola si trasforma in una riflessione ideologica, il documentario politico di Kiarostami ora disponibile su MUBI.

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First Case, Second Case, il controverso ma attuale docudrama di Kiarostami, ora disponibile su MUBI.

Il cinema educativo di Abbas Kiarostami mette in scena il dibattito interiore sull’onestà, la fratellanza e il bisogno di fare parte di un gruppo, dovendo sottostare a implicite regole di lealtà che persistono nelle situazioni moralmente giuste come in quelle sbagliate, dentro e fuori dalle mura scolastiche. Dopo essere stato bandito e nascosto al pubblico per anni, First Case, Second Case è ora disponibile sul catalogo di MUBI.

I due casi

Il film mostra il divario tra i pensieri e le opinioni di un Paese agli albori della Repubblica Iraniana del 1979, racchiusi all’interno di un apparentemente semplice dilemma scolastico. Dopo essere stato interrotto da un ignoto alunno nascosto nelle ultime file, l’insegnante decide di cacciare dall’aula una decina di ragazzi fino a quando non esce il nome del colpevole; il seguito della storia viene presentato dal regista secondo due scenari: nel primo uno dei ragazzi rientra in classe per denunciare il proprio compagno, mentre nel secondo tutti gli alunni saltano dei giorni di lezione pur di non fare la spia. Chi ha ragione? Il ragazzo che ha denunciato il misfatto per bontà d’animo e senso di giustizia o gli alunni che resistono impavidi ad un’ingiusta punizione? E se ad avere torto fosse proprio l’insegnante?

First Case, Second Case, il docudrama di Kiarostami, ora disponibile su MUBI.

Un dilemma morale più ampio

Gli intervistati chiamati a rispondere a queste domande sono i genitori dei ragazzi, assieme a ministri dell’istruzione, scrittori, capi religiosi ebrei e mussulmani ed esponenti di partiti politici differenti, ciascuno con un parere e un’ideologia ben precisa che rispecchia la frammentazione del Paese. Per alcuni, la punizione collettiva, vista come una vera e propria inquisizione che va contro la dottrina dell’Islam, giustifica la resistenza dei ragazzi, la cui unica colpa è essere vittima di un sistema educativo inadatto, mentre per altri il valore della solidarietà dipende dall’oggetto a cui si rivolge e il gesto della “spia” è segno di coraggio e di una coscienza pulita.

  “Con la loro resistenza gli allievi hanno dimostrato di essere vivi e combattivi”

Ali Mousavi Garmaroudi, poeta e scrittore

I giudizi e le sentenze sugli allievi in questione, i cui sguardi talvolta incrociano timidamente la telecamera nella sequenza iniziale, non sono altro che il riflesso di uno Stato in pieno cambiamento, che deve fare i conti con anni di tirannia e oppressione da parte di una cultura monarchica. Il risultato è un docudrama dal carattere profondamente politico e riflessivo che Kiarostami gira inizialmente per conto delle autorità iraniane sotto la monarchia Shah, cambiandone poi la struttura ed il contenuto in post-produzione all’alba della Rivoluzione Iraniana.

First Case, Second Case

  • Anno: 1979
  • Durata: 53’
  • Distribuzione: MK2 films
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Iran
  • Regia: Abbas Kiarostami
  • Data di uscita: 01-February-1979