Connect with us

Latest News

La terza stagione di ‘The Diplomat’ ribalta la scacchiera del potere

ATTENZIONE SPOILER! Questo articolo contiene dettagli significativi sulla trama della Stagione 3 di The Diplomat.

Pubblicato

il

La terza stagione di The Diplomat, disponibile ora su Netflix, riprende con un colpo di scena che ridefinisce completamente gli equilibri di potere a Washington e Londra. Dopo la morte improvvisa del Presidente, sopraggiunta dopo che Hal Wyler (Rufus Sewell) lo ha informato sul coinvolgimento della Vice Presidente Grace Penn (Allison Janney) nel bombardamento di un mezzo britannico, è proprio la sospettata Penn ad ascendere alla Presidenza degli Stati Uniti. L’Ambasciatrice Kate Wyler (Keri Russell) sperava di ottenere la carica di Vice Presidente per tenere sotto controllo Penn, ma in una mossa sorprendente e spiazzante, il nuovo Presidente sceglie proprio Hal come suo secondo. Questo sviluppo trasforma Kate in “Second Lady,” costringendola a navigare in un gioco di potere dove l’alleato più stretto del nuovo capo del mondo libero è proprio il marito da cui sta cercando di divorziare, lasciando in sospeso il dramma diplomatico anglo-americano e le sorti del loro turbolento matrimonio.

Debora Cahn rivela i segreti di The Diplomat 

La creatrice Debora Cahn cambia prospettiva. Non vuole i soliti “politici venali”. Si concentra sul paradosso delle “persone buone” al potere. Situazioni intricate portano a catastrofi. Le loro decisioni diventano moralmente ambigue. Cahn, con esperienza in The West Wing e Homeland, esplora la politica estera. Individui brillanti e di valore possono causare disastri mondiali. La serie evita giudizi semplici. Non classifica i personaggi come “cattivi”. Mostra invece la complessità del mondo. Questa complessità li costringe a scelte estreme. I nostri eroi condannerebbero queste azioni. Poi scoprirebbero di aver agito allo stesso modo. L’approccio si basa su scenari reali. Esperti del settore li hanno forniti. Si evitano trame assurde o troppo semplicistiche.

Diplomazia lenta e cuori spezzati la trama di The Diplomat 3

La trama della terza stagione procede lentamente. È una scelta voluta. Il problema dell’attentato iniziale viene approfondito. Ogni volta emerge una nuova complicazione. Cahn sottolinea la necessità di tempo. Serve per comprendere ogni punto di vista. C’è quello americano, interno, del Senato e della Casa Bianca. Ci sono il punto di vista britannico e quello dell’opposizione. Dramma geopolitico e conflitti personali si intrecciano. Sono il cuore pulsante dello show. La relazione tra Kate e Hal raggiunge un culmine. Kate voleva il divorzio. Poi ha auto-valutato le sue colpe. Ora supplica Hal di perdonarla. Subito dopo, scopre un nuovo potenziale tradimento di Hal. È legato al suo nuovo ruolo politico. Il loro è un matrimonio basato sulla negoziazione. I confini professionali e i nulla osta di sicurezza sono sempre in discussione.

L’ultima mossa di Kate tra potere amore e tradimento

Il finale di stagione definisce l’arco narrativo di Kate. Lei si è riavvicinata ad Hal. Hal e Callum la spingono a un’azione diplomatica rischiosa. Deve convincere Trowbridge a sigillare il sottomarino russo. Sfruttano la sua influenza personale sul Primo Ministro. La serie suggerisce un punto cruciale. La capacità di Kate di creare legami rapidi è il suo successo. Anche se i legami sono indesiderati o professionalmente ambigui. Kate giunge a una conclusione drammatica. Ritiene le mosse di Hal e Penn “fondamentalmente malvagie”. Il finale, però, lascia la sua interpretazione in dubbio. Questo punto di rottura prepara la quarta stagione. È già stata confermata. Promette uno scontro al vertice. Potere, morale e un matrimonio sull’orlo del baratro si scontreranno.