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50 giorni di cinema Firenze

La Cina sul grande schermo con la V edizione di FánHuā Chinese Film Festival

Opening con “The Sun Rises on Us All” di Cai Shangjun, triangolo amoroso nella Cina contemporanea e chiusura con “Blush” diretto da Li Shaohong, un film storico e poetico che segue il destino di due giovani prostitute nella Cina degli anni ‘50.

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Il film The Sun Rises on Us All del regista Cai Shangjun (premiato nell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia) inaugura la 5/a edizione del FánHuā Chinese Film Festival. La manifestazione che propone il meglio della cinematografia cinese contemporanea, in programma dal 15 al 19 ottobre, al cinema La Compagnia di Firenze.

FánHuā Chinese Film Festival 2025: cos c’è in programma

L’inaugurazione del FánHuā Chinese Film Festival è dedicata al miglior film cinese d’autore premiato in Europa nell’ultimo anno: un triangolo amoroso in una Cina globalizzata, una storia al femminile incentrata su una donna divisa tra due uomini, un giovane amante e il marito che torna nella sua vita dopo anni passati in carcere, riportando alla luce un oscuro passato.
Cinque giorni di proiezioni con 12 film che raccontano la Cina di ieri e di oggi, tra film campioni d’incassi, anteprime, classici e titoli per tutta la famiglia.

Il programma prevede attività extra come una lezione di cucina cinese, un’introduzione alla cerimonia del tè e laboratori per bambini. Nel percorso tra i film, si spazia dalla commedia d’azione ecologica Panda Plan al racconto corale sulla libertà femminile in Her Story. Dal dramma storico campione d’incassi Dead to Rights al cult d’azione Hard Boiled. Scoprendo le nuove voci del panorama cinematografico cinese — con film come The Botanist e Big World — che raccontano una società in trasformazione.

Infine,

Chiude il festival un classico della cinematografica cinese, Blush (Hongfen) della regista Li Shaohong, premiato al Festival di Berlino 1995. Accompagnerà la cerimonia di chiusura e la proclamazione del vincitore dell’Audience Award 2025. Ambientato nella Cina degli anni Cinquanta, poco dopo la fondazione della Repubblica Popolare, il film segue la storia di due prostitute costrette a reinventarsi quando il regime vieta le case di piacere. Mentre una sceglie di conformarsi al nuovo ordine sociale, l’altra continua a inseguire un’idea di libertà personale. Attraverso una fotografia elegante e una messa in scena intensa, Li Shaohong racconta con grande sensibilità il passaggio da un’epoca a un’altra, mettendo in luce la condizione femminile in un momento di profonda trasformazione storica.

Il titolo della rassegna significa in italiano Una varietà di fiori che sbocciano e fa riferimento con un’immagine poetica alla florida e variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando in Cina. I film sono selezionati dal Direttore Artistico Paolo Bertolin, critico e curatore cinematografico, membro del comitato di selezione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Alcune dichiarazioni sul FánHuā Chinese Film Festival

Dichiara il Presidente del FánHuā Film Festival Gianni Zhang: “Quest’anno ho voluto introdurre una piccola novità per ringraziare il nostro pubblico dell’affetto e del supporto che, anno dopo anno, continua a dimostrarci. Anche in questa edizione sarà presente il Premio del Pubblico (Audience Award), che permetterà agli spettatori di esprimere la propria preferenza durante le serate di proiezione e premiare il film più amato. Per ogni biglietto acquistato verrà consegnato un tagliandino, con il quale il pubblico potrà votare per l’Audience Award. Ma non solo: lo stesso tagliandino offrirà anche la possibilità di partecipare alla lotteria dei biglietti. Il 19 ottobre verrà estratto il fortunato vincitore, che riceverà in premio un biglietto aereo per la Cina — un regalo che ha anche un valore simbolico carico di significato, per ringraziare chi continua a credere nel Festival, nella cultura e vi partecipa con entusiasmo. La missione del nostro Film Festival non è soltanto far conoscere in Italia il cinema, la musica e la cultura cinese, ma anche presentare in Cina l’arte, il cinema e la cultura italiana. Il mio desiderio è creare un ponte che tutti possano attraversare, senza barriere, unendo i cuori attraverso l’arte e il dialogo!”

“Il festival Fan Hua – ha detto Iacopo di Passio, Presidente di Fondazione Sistema Toscana – ha la capacità di smontare i luoghi comuni sulla cultura cinese e di rappresentare al meglio la sua ricchezza, unita alla capacità attrattiva dell’Italia, e in questo caso, della Toscana e di Firenze. Questo è ciò che più interessa a noi che operiamo nel settore cinematografico: attraverso la macchina da presa riusciamo a mettere insieme molti più tasselli di quanto si riesca con altri strumenti e la ’50 Giorni’ in cui si inserisce il festival cinese è un promontorio ideale per snodare questa grande capacità di essere sia attrattori che propositori di pace e di punti d’incontro costruiti con la cultura”.