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‘Maradona di Kusturica’

Kusturica svela il lato umano del calciatore più forte di tutti i tempi, un ribelle che si è sempre schierato al fianco dei più deboli, contro le ingiustizie dei potenti

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Chi, se non Emir Kusturica, regista “zingaro”, anarchico e fuori dalle righe, avrebbe potuto impaginare un doc, fuori da ogni schema, su Diego Armando Maradona?

Il più grande giocatore di tutti i tempi, infatti,  si mette a nudo, confessa i problemi avuti con la droga ma, indomabile, lancia strali contro Havalange, Blatter, Matarrese e gli altri padroni del calcio

Attacca, poi, senza mezzi termini il governo imperialista americano e la politica della globalizzazione, tesse le lodi di Fidel Castro e Hugo Chavez, e prende nettamente le distanze da Margaret Thatcher, responsabile della guerra delle Malvinas-Falkland.

Ma il regista ci mostra anche un Maradona inedito che, in un locale, canta una canzone a lui dedicata, al fianco delle due figlie .

Un doc sul più grande calciatore di tutti i tempi, un uomo che si è sempre battuto contro i potenti del mondo

In questa (parziale) ricostruzione della vita di Maradona, Kusturica mostra la casa natale di Fiorito, inserisce dei filmati di repertorio con i suoi gol e le sue prodezze balistiche e lo trascina con sé in Serbia, sul campo della Stella Rossa, dove Maradona, con un pallonetto diabolico, segnò un gol spettacolare.

Successivamente, il regista di Sarajevo mostra il campione argentino mentre bacia la Coppa del Mondo vinta con l’Argentina.

Non mancano, alcuni spezzoni dei film dello stesso Kusturica (Ti ricordi di Dolly Bell, La vita è un miracolo, Gatto nero, gatto bianco, Papà è in viaggio di affari), del materiale di repertorio in B/N con Maradona giovanissimo, che palleggia nel cortile di casa.

A completare il doc, i filmati che mostrano l’accoglienza calorosa e festosa dei tifosi del Boca Juniores nello stadio Bombonera e quella dei tifosi napoletani, al suo arrivo in città nel 2005.

Immancabili i filmati (mostrati più volte) del suo gol con “la mano de Dios” e quello proclamato “il gol del secolo” contro gli inglesi.

Un doc ironico, arricchito da gustosi e irriverenti filmati d’animazione

Con grande ironia, Kusturica alterna alle dichiarazioni de “el pibe de oro” con delle simpatiche scenette; quella di due officianti della Chiesa Maradoniana che sposano una coppia, che si dichiara fedele al credo del campione argentino e, in sottofondo, delle versioni “laiche” dell’Ave Maria e del Pater Noster, rivisitate in nome di “San Diego”

Kusturica inserisce dei filmati d’animazione dove mostra Maradona che sbeffeggia, ironicamente, la Thatcher, il principe Carlo d’Inghilterra, Tony Blair e George Bush, che, invano, cercano, di sfidarlo su un campo di calcio.

A chiudere in bellezza la bellissima La vida tombola cantata da Manu Chao, dedicata al campione argentino.

Più che le gesta calcistiche del “pibe de oro”, al regista interessa scoprire chi sia veramente Diego Armando Maradona e lo fa in punta di piedi, con rispetto e ammirazione, senza mai forzare le domande, ascoltando, in silenzio, quello che il fuoriclasse argentino dichiara, con sincerità e schiettezza, senza calcoli, filtri o menzogne.

Ne esce fuori il ritratto intimo e privato di un “rivoluzionario”, che ha sempre pagato di persona per i propri sbagli, che non si è mai piegato al Potere, un uomo, dalle umili origini, legatissimo alla propria famiglia, al popolo argentino e innamorato del calcio.

Un docufilm appassionante, né enfatico, né stucchevole, le cui riprese, iniziate nel 2005, sono terminate due anni dopo, anche per i problemi di salute che il campione argentino ebbe a cavallo di quegli anni.

 

Maradona di Kusturica

  • Anno: 2008
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: BIM
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Spagna, Francia
  • Regia: Emir Kusturica