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‘Only Murders in the Building 5’, la vita segreta di un portiere newyorchese

Disponibili su Disney+, i primi tre episodi di Only Murders in the Building 5 trasformano l’ordinario in una storia toccante.

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Sono finalmente disponibili su Disney+ i primi tre episodi della quinta e nuova stagione di Only Murders in the Building, la brillante serie comedy dalle tinte gialle ideata da John Hoffman Steve Martin, e con protagonisti lo stesso Martin insieme a Selena Gomez e Martin Short.

Fin dal suo debutto nel 2021, Only Murders in the Building ha collezionato un successo dietro l’altro, sia di pubblico che di critica, diventando in breve tempo la serie Hulu più vista nella storia della piattaforma e conquistando candidature a importanti premi, tra cui Golden Globe, Critics’ Choice Television Awards e premio Emmy.

Il merito è dovuto a un registro narrativo sopraffino, in grado di fondere arguzia e comicità con una tenerezza talvolta inaspettata, e ovviamente a un cast in stato di grazia. Oltre alla celebre triade di protagonisti, Only Murders in the Building offre, stagione dopo stagione, un vivace parterre di comprimari eccentrici e memorabili, talmente ben caratterizzati che è impossibile non rimanere incuriositi dalla storia di ognuno di loro, seppur talvolta fugace.

Ed è proprio una nuova, intrigante vicenda ad aprire questa nuova stagione di Only Murders in the Building.

Attenzione: contiene SPOILER.

Il trailer

Una storia da parete

La quarta stagione si era conclusa con una perdita davvero dolorosa: quella di Lester Coluca (Teddy Coluca), l’anziano portiere dell’Arconia dallo sguardo gentile e dalla presenza discreta ma sempre affabile. Lester ci ha accompagnati fin dalla prima puntata, testimone silenzioso dei numerosi omicidi avvenuti all’interno dell’imponente palazzo newyorchese. Quasi parte dell’arredamento, ha attraversato cinque stagioni in sordina, diventando una presenza costante e rassicurante a cui, però, nessuno aveva mai dato troppo peso. Né i protagonisti, né tantomeno noi spettatori. Eppure, ora che non c’è più, sentiamo la sua mancanza. Non solo, ma ci rendiamo conto di non averlo mai conosciuto davvero, di averlo dato per scontato per tutto questo tempo.

Con questi primi tre episodi, Only Murders in the Building lancia un messaggio potentissimo, e distrugge le ultime certezze che avevamo (ben poche, in verità, dopo l’inaspettata dipartita dell’amatissima Sazz, interpretata magistralmente da Jane Lynch): nessuno è al sicuro e, soprattutto, ogni individuo, anche il più apparentemente marginale, custodisce una storia che merita di essere raccontata.

Lo straordinario nell’ordinario

Il racconto della vita di Lester, che domina quasi integralmente il secondo episodio, si intromette gentilmente, proprio come il suo protagonista, attraverso un espediente narrativo tanto semplice quanto efficace. Ripercorriamo così l’arrivo all’Arconia di un giovane Lester, interpretato da Emory Cohen (Brooklyn): un aspirante attore pieno di sogni, ma con ben poca voglia di indossare i panni del portiere più del necessario.

Sembra una storia come tante, al limite dell’ordinario; Lester è un uomo comune, con velleità artistiche che, giorno dopo giorno, vengono inghiottite dalla vita reale, dalle necessità economiche, dall’amore inatteso e dall’affetto per gli inquilini del palazzo. Eppure, basta un dettaglio per trasformare l’ordinario in straordinario: l’incontro con la persona sbagliata, ad esempio, ed ecco che la routine di Lester all’Arconia, per anni presenza discreta, quasi invisibile, si trasforma, diventando una maschera di nuovi segreti.

Tramite il racconto della sua vita, Only Murders in the Building invita lo spettatore a riflettere su quante storie si celano, stratificate, dietro agli occhi di un individuo apparentemente invisibile. Il paragone con l’Arconia è inevitabile: proprio come l’enigmatico palazzo che fa da sfondo alla serie, anche ogni persona racchiude in sé innumerevoli storie, nessuna delle quali è trascurabile o meno importante delle altre.

Ricordatevelo quando incrociate il vostro vicino uscendo di casa, quando vi trovate sui mezzi pubblici o in fila alla cassa del supermercato. Le storie sono ovunque, intorno a noi.

Courtesy of Hulu – © Hulu

Addio?

I prossimi sette episodi di Only Murders in the Building usciranno dal 16 al 28 settembre, a cadenza settimanale. Alcuni indizi, come l’emozionante ricomparsa di quasi tutti i personaggi delle stagioni precedenti nel lungo flashback dedicato alla storia di Lester, lasciano intendere che questa possa davvero essere l’ultima stagione di una serie capace di emozionare, divertire e far riflettere su temi universali come la vecchiaia, l’amicizia e la realizzazione personale.

Eppure è ancora presto per tirare le somme, e i tre protagonisti, anche produttori esecutivi, hanno più volte ribadito la loro volontà di andare avanti.

Noi ce lo auguriamo, anche se sembra proprio che Only Murders in the Building si stia preparando a salutarci per sempre.