Il 2025 è stato un anno particolarmente ricco per i fan di Richard Linklater, che ha portato al pubblico due opere profondamente diverse ma accomunate dal suo sguardo originale sul mondo degli artisti e del cinema.
Con Blue Moon, il regista texano affida a Ethan Hawke il ruolo del paroliere Lorenz Hart, celebre per la sua collaborazione con Richard Rodgers prima che quest’ultimo scegliesse di lavorare con Oscar Hammerstein II. Il film si concentra sul lato più intimo e oscuro di un uomo brillante ma tormentato, costretto a confrontarsi con il successo altrui e con le proprie fragilità.
Un dramma da camera che scava nei contrasti tra amicizia, rivalità e il prezzo del talento.
All’opposto, Nouvelle Vague porta Linklater nel cuore del cinema francese, in un omaggio diretto a Jean-Luc Godard e all’atmosfera degli anni ’60. Girato interamente a Parigi con troupe francese, il film ricostruisce in bianco e nero il caotico set di À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro).
Guillaume Marbeck veste i panni di Godard, affiancato da Aubry Dullin e Zoey Deutch nei ruoli di Jean-Paul Belmondo eJean Seberg. Critici e spettatori hanno paragonato il film a una versione “alla Linklater” di Midnight in Paris, un viaggio nostalgico ma ironico nella storia del cinema.
La pellicola ha debuttato a Cannes prima di approdare al Telluride Film Festival, dove la stessa Deutch ha sottolineato i parallelismi tra Linklater e Godard: due autori capaci di restare fedeli alla propria visione, realizzando film non per compiacere il pubblico ma per necessità artistica.
ConBlue Moone Nouvelle Vague, Richard Linklater conferma ancora una volta la sua capacità di spaziare tra generi, mantenendo intatta l’integrità creativa che lo ha reso uno dei registi più rispettati della sua generazione.