‘Morichales’ la ricerca accanita dell’oro nel fango

Morichales di Chris Gude, distribuito da Filmotor e in concorso a Euganea Film Festival, è dedicato all’ostinata ricerca dell’oro nel territorio venezuelano in cui scorre un fiume chiamato “padre”, il maestoso Orinoco. Dalle sue acque torbide si leva una voce narrante che lentamente descrive storie di lavoro e leggende della creazione.

Immagini e suoni del passato

In questo suo terzo film il regista quarantenne newyorkese ha scelto il formato Academy 1.37:1, che gli attuali schermi rettangolari visualizzano con un ampio margine nero a destra e a sinistra, conferendo un sapore di vecchio cinema.
La lentezza del documentario si snoda tra brevi riprese e illustrazioni didascaliche, a cui è aggiunta una piccola animazione in bianco e nero per spiegare come i cercatori d’oro sfruttino il comportamento fisico degli elementi naturali.
L’accompagnamento tradizionale di una musica ansiogena completa il quadro.

La natura provvede a ogni bisogno dell’umanità

La voce narrante spiega che la palma moriche, a cui si ispira il titolo del documentario, è la pianta più simile all’albero della vita descritto nel mito della creazione. Da essa gli uomini e le donne non ricevono solo cibo, ma anche il legno e le foglie che occorrono per ripararsi, per costruire utensili e per setacciare l’oro.

L’ambizione che angustia l’uomo

Mentre le donne raccolgono i frutti della terra, i bambini fanno il bagno in acque limpide. Ma gli uomini si ostinano a cercare il profitto che può offrire l’oro. Si immergono per sei ore al giorno in acque torbide e cercano a mani nude oppure con l’aiuto di un setaccio. Scavano i letti di antichi fiumi, nel tentativo di velocizzare l’erosione geologica e riportare alla luce particelle di metallo prezioso intrappolate nella crosta terrestre da quando l’esplosione di una supernova le ha sparse nell’universo. Il narratore spiega che il guadagno della faticosa ricerca va per il 65% ai commercianti e per il 35 % ai lavoratori, ma si chiede perché nulla torni alla madre terra.