‘M – Il figlio del secolo’: non ci sarà una seconda stagione

Ospite del Giffoni Film Festival, Antonio Scurati si è espresso a proposito di una seconda stagione di M – Il figlio del secolo, diretta da Joe Wright e scritta da Stefano Bises e Davide Serino.

“È vero, è abbastanza incredibile che una serie di questa bellezza, di questa potenza – basta vedere l’accoglienza critica all’estero e in paesi molto esigenti come il Regno Unito che, al netto di qualsiasi polemica politica e ideologica, gridano tutti al capolavoro – non abbia una seconda stagione. È abbastanza incredibile, ma è molto probabile che non avrete notizie sulla seconda. Poi bisogna chiedersi perché.”

La serie – andata in onda dal 10 al 31 gennaio 2025 su Sky Atlantic – è tratta dall’omonimo romanzo del 2018 di Scurati, basato sulla vita di Benito Mussolini.

Pochi mesi fa Nils Hartmann, vicepresidente esecutivo di Sky Studios Italia, a proposito del futuro di M – Il figlio del secolo ha affermato che: “È andata oltre qualsiasi aspettativa perché l’impressione è che sia uscita dalla scatola televisiva, è diventata un evento mediatico, di costume e culturale. […] Si sentiva parlare ovunque di ‘M’, anche da chi non lo aveva visto. La seconda stagione? Ci stiamo lavorando, io sono ottimista di natura, non è possibile che non facciamo una seconda stagione”. A proposito della distribuzione all’estero, ha aggiunto: “Abbiamo diversi progetti aperti, non solo su ‘M’, per quanto riguarda la vendita all’estero. È un tema reale. […] Rappresenta bene ciò che accade nel nostro mercato, dove anche serie molto apprezzate faticano a essere vendute all’estero”.

Joe Wright, durante un’intervista per Financial Times, non ha nascosto la sua sorpresa di fronte alla difficoltà di trasmettere la serie negli Stati Uniti:

“Una piattaforma di streaming ci ha detto: ‘Adoriamo la serie… Tuttavia, per noi è un po’ troppo controversa’. Aspetta un attimo. Quando l’antifascismo è diventato qualcosa di controverso? Questo mi ha davvero scioccato, perché i nostri nonni e bisnonni hanno combattuto per difenderci dal fascismo.”

Probabilmente Scurati non ha tutti i torti quando afferma che bisognerebbe chiedersi il perché. Dopotutto, com’è possibile che M – Il figlio del secolo, accolta come un potenziale capolavoro per la messa in scena e la performance di Luca Marinelli nel ruolo di Mussolini – l’attore ha preso venti chili per calarsi nel ruolo – fatichi a trovare spazio sul mercato internazionale?