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Biennale del Cinema di Venezia

‘Queen Kelly’ di von Stroheim inaugurerà la 82ª Mostra del Cinema di Venezia

Un'opera incompiuta che ritrova il suo finale

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Queen Kelly

Il capolavoro incompiuto del cinema muto, Queen Kelly (1929), diretto da Erich von Stroheim e interpretato da Gloria Swanson, sarà protagonista della serata di pre‑apertura della 82ª Mostra del Cinema di Venezia martedì 26 agosto alla Sala Darsena del Lido. La pellicola sarà presentata in prima mondiale in una versione restaurata in 4K. Segnerà inoltre il ritorno del film dopo 40 anni dalla ricostruzione del 1985, grazie all’ultima revisione curata da Dennis Doros per Milestone Film & Video .

Il restauro

Doros ha utilizzato nitrati originali, fotografie, sceneggiature schermate e materiali d’archivio provenienti da istituzioni come George Eastman Museum, Library of Congress, Margaret Herrick Library, e John F. Kennedy Library. Col supporto della digitalizzazione di Metropolis Post (NY), gran parte del film è stata pulita, stabilizzata, con polvere, graffi e difetti rimossi, restituendo un’esperienza visiva eccezionale.

Trama e contesto produttivo di Queen Kelly

Ambientato nel regno immaginario di Cobourg‑Nassau, la storia segue la giovane Patricia “Kitty” Kelly (Swanson), figlia di un convento. La ragazza diventa oggetto d’amore di un principe che però è promesso in sposo a una regina crudele. La pellicola, girata in ordine cronologico, venne interrotta durante le scene in Africa. Questo perché vennero ritenute scandalose da Swanson, che ne stoppò le riprese.

Joseph P. Kennedy, produttore insieme a von Stroheim e Swanson, fu travolto dal fiasco delle enormi spese (oltre 800.000$). I contenuti controversi (ad esempio la scena delle mutandine) contribuirono al collasso del progetto.

Partendo dalle sceneggiature originali, Doros ha sviluppato un finale inedito. Si offre così al pubblico un’interpretazione plausibile di un’opera mai portata a termine.

Un’esperienza unica alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia

La proiezione sarà accompagnata da una colonna sonora originale di Eli Denson, eseguita dal vivo dal Syntax Ensemble, con strumenti come clarinetto, arpa, percussioni e violoncello, diretti da Pasquale Corrado.

Questa preziosa occasione permette non solo di riscoprire un’opera rara e controversa, ma anche di rivivere la grandezza di von Stroheim – celebre per la perfezione ossessiva (non sempre apprezzata da attori e finanziatori) – e di una diva come Swanson, il cui carisma ha attraversato decenni, fino al ritorno iconico in Viale del tramonto.