Al cinema Quattro Fontane di Roma, la 30a edizione di una rassegna unica in Italia, che dal 7 al 13 luglio presenta in anteprima una selezione dei film del Festival di Cannes. Intervista audio a Francesco Ranieri Martinotti presidente dell'ANAC.
Uno degli eventi più attesi dal pubblico romano e dagli appassionati di cinema d’autore, è senza dubbio la manifestazione di Cannes a Roma, cui da qualche tempo è stato aggiunto il sottotitolo Mon Amour, a sottolineare quanto siano potenti la forza e la passione per il cinema di chi promuove – da ormai 30 anni – questa manifestazione e dei tanti spettatori che essa richiama, per vedere in anteprima i film più importanti, vincitori di premi o selezionati come opere prime originali, provenienti direttamente dal Festival di Cannes.
Cannes a Roma è l’unica manifestazione italiana che offre questa straordinaria opportunità, quella di assistere in esclusiva – in anteprima e in versione originale con sottotitoli in italiano – alla proiezione di film appena presentati sulla Croisette, in un contesto pensato per valorizzarne l’identità artistica e culturale. In particolare quest’anno sarà il Cinema 4Fontane (Via delle Quattro Fontane 23 – Roma) ad ospitare, dal 7 al 13 luglio 2025, il raggiunto traguardo della 30esima edizione di Cannes a Roma Mon Amour.
“Per noi è un orgoglio contribuire alla realizzazione di una delle rassegne più prestigiose della stagione cinematografica. – spiega Massimiliano Smeriglio, assessore alla cultura del Comune di Roma – Grazie ad ANEC Lazio e Circuito Cinema, Cannes a Roma Mon Amour rinnova il suo legame speciale tra Roma, capitale del cinema, e Cannes sede di uno dei festival internazionali più importanti al mondo. Proiettare in anteprima una selezione dei titoli più significativi direttamente dall’ultima edizione del Festival arricchisce ulteriormente la nostra offerta culturale e risponde al grande desiderio di partecipazione che si respira a Roma, soprattutto in queste settimane estive. Un’altra occasione per tornare a godere insieme, nelle sale come nelle arene, della magia del grande cinema”.
Il programma di questa edizione propone opere provenienti dalle diverse sezioni del Festival: Concorso ufficiale, Un Certain Regard, Quinzaine des Cinéastes e Proiezioni speciali. La rassegna presenta un totale di 13 titoli, di cui 12 lungometraggi e 1 cortometraggio, provenienti da 11 Paesi diversi. Francia e Stati Uniti guidano la selezione per numero di produzioni, seguite da Belgio, Germania, Spagna, Italia, Canada, Cina, Camerun, Romania e Paesi Bassi.
I Film del Concorso
Nel Concorso ufficiale della rassegna spiccano opere di grande forza narrativa e profondità politica, sociale ed esistenziale. Anche se non è stato possibile portare nella rassegna il film vincitore della Palma d’Oro, il magnifico A simple accident, di Jafar Panahi (richiesto in anteprima da altri Festival Italiani), si segnala la presenza di molti tra i film premiati nel concorso fra i quali: Jeunes Mères dei fratelli Dardenne, vincitore del premio per la Migliore Sceneggiatura; La Petite Dernièredi Hafsia Herzi, premiato per la Migliore Interpretazione Femminile; Sirâtdi Oliver Laxe, insignito del Premio della Giuria.
Si comincia da Sirât di Oliver Laxe, un’opera che si distingue per profondità visiva ed emotiva. Un padre e un figlio attraversano i deserti del Marocco alla ricerca di una figlia scomparsa. La narrazione, sospesa tra realtà e allucinazione, si trasforma in una ricerca interiore, spirituale e fisica. Il film, vincitore del Premio della Giuria, è un’esperienza sensoriale che riflette sulla perdita, sulla fede e sull’abbandono.
Dva Prokurora (Due procuratori)di Sergei Loznitsa ci trasporta nell’URSS del 1937, al culmine del Terrore stalinista. Attraverso la figura di un giovane procuratore che tenta di opporsi alle ingiustizie del regime, il film costruisce un viaggio nei meccanismi oscuri del potere, con la lucidità storica e lo sguardo etico tipici del cinema dell’autore ucraino.
Con uno stile completamente diverso ma altrettanto incisivo, Jeunes Mères (Giovani Madri)dei fratelli Dardenne affronta il tema della maternità precoce in una società che tende a isolare e stigmatizzare chi esce dai binari prestabiliti. In un rifugio per giovani madri, cinque adolescenti cercano un nuovo inizio: il film, premiato per la miglior sceneggiatura, esplora con delicatezza e rigore questioni come la responsabilità, la solidarietà e il diritto all’accoglienza.
La Petite Dernière (La più piccola)di Hafsia Herzi è invece un racconto di formazione che unisce desiderio e identità, senso di appartenenza e tensioni interiori. Ambientato tra Marsiglia e Parigi, il film segue il percorso di Fatima, diciassettenne in bilico tra le aspettative della famiglia e la scoperta della propria sessualità. Il realismo dei dialoghi, la precisione della messa in scena e l’interpretazione premiata della giovane protagonista rendono il film uno dei più intensi della selezione.
Con The Mastermind, Kelly Reichardt ci racconta l’America marginale degli anni ‘70, concentrandosi su un giovane disoccupato (Josh O’Connor) che pianifica il furto di alcune opere d’arte in un angolo remoto del Massachussets. Il tono è misurato, l’ironia sottile, e la tensione narrativa si unisce a una riflessione sul fallimento e sulla fragilità delle ambizioni.
La selezione del Concorso include anche un cortometraggio di grande intensità: Nvhai (Lili) di Zhaoguang Luo e Shuhan Liao. In soli 14 minuti, il film cattura la complessità del passaggio all’età adulta in una giovane ragazza cinese. Attraverso sguardi, silenzi e pochi gesti, racconta il conflitto tra l’identità personale e le aspettative familiari, in un equilibrio raffinato tra leggerezza e profondità.
Altre sezioni
Dalla sezione Un Certain Regard arriva Le città di pianura di Francesco Sossai, film italiano che si è distinto sulla Croisette per delicatezza e profondità. Un road movie umano e affettivo tra un giovane studente e due uomini maturi alla deriva, che attraversano le pianure venete alla ricerca di senso, libertà e nuove connessioni emotive.
Nelle proiezioni speciali, trova spazio I’m Not There(Io non sono qui) di Todd Haynes, omaggio caleidoscopico e multiforme a Bob Dylan. Sei attori – tra cui Cate Blanchett, Christian Bale e Heath Ledger – incarnano le molte vite e identità del cantautore americano in un’opera che sfida le convenzioni del biopic e ne rinnova la grammatica visiva e narrativa.
Fuori Concorso, Partir un jour di Amélie Bonnin racconta con grazia il ritorno forzato di una giovane chef nella provincia della sua infanzia. Il film intreccia ricordi, sogni e scelte con una scrittura sottile che riflette sui legami familiari e sui percorsi imprevisti della vita.
La Quinzaine des Cinéastes, la cui selezione è curata da Francesco Ranieri Martinotti, Presidente dell’ANAC (che ha rilasciato a Taxidrivers una breve intervista sulla manifestazione, qui riportata nel nostro podcast), propone opere che rivelano la vivacità del cinema europeo contemporaneo. Fra queste:
Classe moyenne di Antony Cordier riflette sulle tensioni sociali e sulle fragilità dell’identità borghese, con ironia e precisione.
Enzo di Laurent Cantet e Robin Campillo, interpretato da Pierfrancesco Favino, è un ritratto toccante di un adolescente che sfida le aspettative della sua famiglia scegliendo la strada del lavoro manuale, tra cantieri, amicizie inattese e silenzi generazionali.
Con Indomptables, Thomas Ngijol firma un noir camerunense teso e asciutto, che esplora le contraddizioni morali di un ispettore di polizia alle prese con il caos della città e i fantasmi della sua coscienza.
Chiude la sezione La Mort n’existe pas di Félix Dufour-Laperrière, film poetico e radicale che mescola cinema e filosofia, materia e sogno. Una riflessione visiva sulla trasformazione, sul tempo e sulla possibilità che tutto possa cambiare forma, anche ciò che credevamo immutabile.
Intervista a Francesco Ranieri Martinotti
La sala come spazio insostituibile
“Cannes a Roma Mon Amour rappresenta un’occasione preziosa per riaffermare il valore della sala come spazio insostituibile di visione e confronto – dichiara Leandro Pesci, Presidente di ANEC Lazio – Offrire al pubblico la possibilità di vedere in anteprima i grandi film internazionali significa stimolare la curiosità, alimentare il dialogo interculturale e riportare l’attenzione sul Cinema come fondamentale esperienza condivisa che rafforza la crescita culturale del nostro Paese”.
La rassegna è realizzata da ANEC Lazio e Circuito Cinema, con il contributo di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, il riconoscimento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, e il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. Collaborano alla manifestazione la Quinzaine des Cinéastes, ANAC, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, con il supporto della Fondazione Cinema per Roma. Mobility partner: ATAC. Media partner: Radio Roma, Mymovies.it e Roma Today.
In alternativa, è possibile accedere alle proiezioni anche tramite l’abbonamento VIVISPETTACOLO – ANEC/AGIS, un carnet digitale che offre 10 ingressi premium al prezzo speciale di 40 euro, valido per una selezione delle più importanti rassegne e arene cinematografiche della Capitale. Il carnet può essere utilizzato per Cannes a Roma Mon Amour, per il circuito di cinema all’aperto dell’Estate Romana (CineVillage Talenti, CineVillage Villa Lazzaroni, Notti di Cinema a Villa Bonelli) e per la rassegna Da Venezia a Roma e nel Lazio (in programma a fine settembre in selezionati cinema romani). Il limite è di massimo due ingressi al giorno, anche nella stessa struttura.
I biglietti per i film, alprezzo di € 7,00 (intero) e € 6,00 (ridotto valido per possessori carta Metrebus, carnet Vivicinemaeteatro) sono acquistabili direttamente al botteghino del cinema o, in prevendita, sul sito del 4Fontane: https://www.circuitocinema.com/cinema/quattro-fontane/.