Su MUBI è disponibile il cortometraggio animato Toomas beneath the valley of the wild wolves, realizzato congiuntamente dalla regista estone Chintis Lundgren e dal regista serbo Draško Ivezić. Il film fa parte dell’universo animato creato da Lundgren, autrice di una serie di corti dedicati a sorprendenti vicende del mondo animale. In Italia è stato presentato nel 2021 durante il Festival Orlando di Bergamo.
Toomas beneath the valley of the wild wolves è una rappresentazione visiva di ciò che potrebbe accadere se National Geographic incontrasse Love Island. Protagonista della storia è un lupo: di mestiere fa l’ingegnere, nella vita è un padre di famiglia. Il suo branco è composto da due cuccioli e da Viivi, sua moglie incinta, che trascorre le giornate tra faccende domestiche e programmi televisivi.

Lupi in crisi
Improvvisamente tutto cambia: Toomas viene licenziato e Viivi si iscrive a un corso di empowerment femminile. I due preferiscono non raccontarsi ciò che è successo e, ciascuno per conto proprio, scoprono un nuovo e curioso mondo di intrattenimento sessuale. Toomas – in veste di “marito in affitto” – offre diversi tipi di “servizi”; Viivi, invece, si esercita nell’arte del dominare e dell’umiliare.
Quello che accade non si può nemmeno definire una vera crisi familiare: i lupi continuano ad amarsi e a prendersi cura l’uno dell’altra. Viivi si dedica ai figli e cucina con costanza, mentre Toomas, oggetto di desiderio e tentativi di seduzione, inizialmente si imbarazza e rifiuta con fermezza. Ma dopo il licenziamento, anche se non subito, decide di rivedere i propri valori – e si reinventa come gigolò.

Dietro il pelo, la società
Tuttavia, non sono solo i lupi a diventare wild. Sarebbe più giusto parlare di un’intera valle di animali selvatici. In realtà, gli abitanti di questo mondo animato non conservano quasi nulla delle loro caratteristiche animali: vivono in una società fortemente umanizzata, costruita su battute familiari e modelli sociali riconoscibili. Toomas beneath the valley of the wild wolves è uno specchio rivolto all’essere umano. Dietro l’ironia dell’animazione si nasconde un mondo del capitalismo trionfato, dove dominano lo show business, il culto della personalità e la sessualizzazione.
Eppure, questa animazione dai toni pastello è estremamente divertente. Non capita tutti i giorni di osservare una famiglia di lupi che vive nell’appartamento numero 69 e affronta problemi economici ed emotivi rifugiandosi in relazioni extraconiugali. Alla fine, la crisi viene superata: Viivi attinge forza dalla sua energia sessuale, Toomas accetta il proprio lato “selvaggio” e diventa un sex worker professionista.
E così finisce la favola dei lupi che hanno reinventato la loro agentività.