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Interviews

Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito – Recitare è un gioco serio

Ospiti al BCT Festival di Benevento, i protagonisti di "Hanno ucciso l'uomo ragno" raccontano la loro esperienza legata alla serie il loro modo di approcciarsi alla recitazione

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Ospiti della 9° edizione del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento – BCT, Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito raccontano la loro esperienza legata alla serie evento Hanno ucciso l’uomo ragno, di come questa abbia cambiato le loro vite e il loro approccio alla recitazione.

I due giovanissimi attori hanno dimostrato, ed è ormai noto a tutti, un grande talento mettendosi alla prova in un progetto tanto importante quanto quello legato agli 883. Elia nel ruolo del protagonista, Max Pezzali, e Ludovica nei panni di Silvia, un personaggio che ricorda contemporaneamente varie ragazze che hanno fatto parte della vita del cantante pavese.

In loro traspare una grande passione per questo mestiere che seguono con gande impegno, mantenendo sempre un sano equilibrio tra professionalità e divertimento.

Intervista

Ludovica, il personaggio di  Silvia ricorda varie ragazze che Max Pezzali ha incontrato nella sua vita. Non avendo un riferimento preciso, come ti sei approcciata al ruolo?

Ludovica È stato un lavoro di squadra, soprattutto con i registi. Sono stati loro a guidarmi e, insieme, abbiamo costruito il personaggio di Silvia dall’inizio alla fine. Un processo che è andato avanti fino all’ultimo giorno di set, perché ogni giorno scoprivamo qualcosa di nuovo su di lei. È stato davvero un viaggio lungo e profondo.

Interpretare Silvia mi ha permesso di scoprire anche molte cose su me stessa. Non so nemmeno dire se sono stata io a lasciare qualcosa a lei o il contrario… però la sento davvero molto, è un personaggio che mi porto dentro.

Che ruolo ha avuto Max durante le riprese? Vi ha dato dei consigli sul set?

Elia: É venuto spesso sul set, anche prima delle riprese, durante i sopralluoghi. È stato sempre super disponibile. Dopo l’uscita della serie, ci ha detto che era molto contento del risultato. Anche della mia interpretazione mi è sembrato soddisfatto. E per me non c’è premio più grande.

Ora che la serie è uscita e ha avuto un grande successo, com’è cambiato il vostro rapporto con il pubblico?

Ludovica A dire la verità, non mi sono ancora abituata. Anche se sono passati quasi due anni da quando abbiamo iniziato a girare, mi sembra tutto ancora freschissimo.

Elia È stato il nostro primo progetto importante, e vedere la gente che ci riconosce e apprezza il nostro lavoro è un’emozione continua.

La seconda stagione è già stata annunciata. Cosa potete anticiparci?

Elia Inizieremo quest’estate. Non possiamo dire molto, ma torneremo a Pavia… quindi, Pavesi, preparatevi: stiamo tornando a fare confusione!

Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito al BCT Festival di Benevento

Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito al BCT Festival di Benevento

Avete dimostrato grande professionalità come attori ma siete giovanissimi, non bisogna dimenticarlo. In un mestiere così impegnativo come il vostro, c’è spazio anche per il divertimento?

Ludovica Sì, certo. È un lavoro che può essere faticoso, sia fisicamente che mentalmente, ma resta pur sempre un gioco. La recitazione è gioco, e come tale deve anche far divertire.

Elia Esatto. Come dici tu, ci viene chiesto di giocare nel modo più serio possibile. È un mestiere che richiede grande impegno, ma che lascia anche spazio alla leggerezza e alla gioia, se lo vivi nel modo giusto.

Quando avete capito che la recitazione sarebbe stata la vostra strada?

Ludovica Secondo me chi vuole fare questo mestiere lo sa fin da piccolo. Almeno, per me è stato così. Certo, venendo da una realtà di provincia, ho avuto mille dubbi, e tante persone non credevano in me. Ma io l’ho sempre sentito, e a un certo punto è semplicemente successo.

Elia Anch’io non saprei indicare un momento preciso. Ricordo però una recita alle elementari: interpretavo Pinocchio e dovevo fingere di avere freddo. Tremavo, e una bambina disse: “Sembra che abbia davvero freddo!”. Quella frase mi colpì tantissimo. L’idea di far credere qualcosa a qualcuno con l’interpretazione mi ha acceso qualcosa dentro.

C’è qualcosa che vi spaventa del vostro lavoro?

Ludovica: Il fatto che ci siano spesso lunghi periodi di attesa, anche di mesi o anni, tra un ruolo e l’altro. È una cosa normale in questo lavoro, ma può spaventare.

Elia Però fa parte del gioco. L’attesa va accettata e, soprattutto, gestita bene.

Ludovica È importante approfittare di quei momenti per studiare, crescere, fare nuove esperienze. In questo lavoro non si smette mai di imparare.

La musica è il cuore pulsante della serie. Qual è il vostro rapporto col mondo musicale?

Ludovica Io ho un rapporto quasi ossessivo! Ascolto musica in ogni momento della giornata, per ogni stato d’animo. Mi accompagna sempre: quando ho bisogno di carica, quando ho bisogno di calmarmi… non saprei davvero vivere senza.

Elia Confermo! Durante le riprese a Pavia, Ludovica girava sempre con un microfono per karaoke, cantava tutte le sere! Anche per me la musica è fondamentale. E grazie a Max Pezzali ho scoperto artisti e generi che non conoscevo: punk, new wave, Joy Division… un vero arricchimento personale.

La vostra canzone preferita?

Ludovica (ride) Non ho una canzone preferita! Ma se me ne dite una, la canto subito!

Elia: Dai, cantiamo qualcosa insieme!
(cantano)

“Le notti non finiscono all’alba nella via, le porto a casa insieme a me…”

Elia(scherzando); E pensa che ancora sbaglio le parole… è grave!

Ludovica: Dovevano prendere me per fare Max Pezzali!

Grazie mille ragazzi!

Ludovica & Elia: Grazie a voi!

Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito consegnano il premio alla carriera del BCT festival a James Franco - foto di © Alessia Giallonardo

Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito consegnano il premio alla carriera del BCT festival a James Franco – foto di © Alessia Giallonardo