Con Olympo, Netflix aggiunge un nuovo tassello al genere teen drama, scegliendo come ambientazione un centro sportivo d’élite tra i Pirenei, dove giovani atleti si allenano per raggiungere il sogno olimpico. Ma quello che potrebbe sembrare il paradiso dello sport si rivela presto un microcosmo carico di tensioni, ossessioni e segreti.

‘Olympo’, nuova serie Netflix dai creatori di ‘Élite’
Olympo
La protagonista è Amaia (Clara Galle), nuotatrice carismatica e capitana della squadra, alle prese con dinamiche competitive sempre più tossiche. Intorno a lei ruotano personaggi che incarnano le fragilità dell’adolescenza: da Roque, rugbista apertamente gay che lotta per la propria identità, a Zoe, atleta in cerca di riscatto personale in un ambiente che consuma e isola. La scoperta di un possibile uso sistematico di doping dà il via a un intreccio narrativo che mescola mistero, denuncia sociale e pulsioni erotiche.

‘Olympo’, nuova serie Netflix dai creatori di ‘Élite’.
Di cosa parla davvero Olympo?
Il vero tratto distintivo della serie, tuttavia, non sta tanto nella sua trama – che scivola spesso in territori già battuti da prodotti come Élite – quanto nel modo in cui rappresenta il corpo, la fatica e il desiderio. L’estetica è sensuale, quasi febbrile, con inquadrature che mettono al centro i corpi scolpiti degli atleti, sia in allenamento che nei momenti di intimità. Una scelta voluta e coerente con l’universo narrativo, che però rischia talvolta di sovrastare lo spessore emotivo dei personaggi.
Non mancano i temi importanti: identità, sessualità, abuso di potere, discriminazione. La scrittura, ambiziosa e visivamente potente, sceglie di puntare sull’impatto sensoriale e sull’atmosfera, offrendo un’esperienza immersiva che valorizza il lato emotivo e istintivo della narrazione
Il finale lascia spazio a possibili sviluppi, con cliffhanger ben costruiti e nodi irrisolti. Una seconda stagione è probabile, considerando il coinvolgimento emotivo generato in alcuni archi narrativi.
In conclusione, Olympo è una serie imperfetta ma coinvolgente, che colpisce più per la sua carica visiva che per la coerenza narrativa. Perfetta per chi cerca una visione intensa, provocatoria e visivamente accattivante.