Connect with us

Mentelocale. Visioni sul territorio

‘Dear audience’: l’altro spettacolo

Un punto di vista sulla guerra che passa per i corpi e i destini dei teatri e degli attori ucraini

Pubblicato

il

A cosa serve il teatro? Sollievo? Svago? E per chi? Per chi lo fa o per chi lo guarda? Dear Audience, opera prima dell’autore e attore teatrale Enrico Baraldi cerca la risposta nel cuore della storia di Yulia e Natalia, due giovani sorelle e attrici ucraine rifugiate in Italia.

Il film è al Festival Mentelocale. Visioni sul territorio.

Edizione 2025 – Festival Mente Locale

La vita in tempi di guerra

Yulia e Natalia sono arrivate a Bologna i primi mesi dell’invasione russa dell’Ucraina.  Sorelle e attrici, quando ricevono la notizia della riapertura dei teatri nel loro paese tornano brevemente a casa, entrando in contatto con la nuova quotidianità della propria famiglia, dei loro colleghi e dei loro amici.

Una quotidianità fatta di sirene di allarme, chiamata alle armi ma anche di spettacoli teatrali e passeggiate in città. Uno strano stato di dormiveglia ove il pericolo c’è ma non si vede.

Con Dear Audience la guerra in Ucraina è discoperta da una prospettiva inedita e sorprendente. Lontani dalla linea di combattimento, Baraldi riesce a documentare la normalità dietro al conflitto: come si continua a vivere quando il tuo paese è sotto attacco.

Mentre Yulia, Natalia e tutti gli attori ucraini si chiedono che funzione abbia il loro lavoro in tempi di guerra da qualche parte un gruppo di loro coetanei e connazionali lottano al fronte. A volte il confine tra le due realtà si confonde.

Nell’immagine di una lavatrice che si trasforma ciclicamente in suono mitragliato, il documentario permette l’ingresso ad un mondo parallelo fatto di teatri e attori ma anche, e soprattutto di incertezza e ansia.

Le due giovani protagoniste diventano corpo e traccia del peso di questa insicurezza, di questo stato perenne di allarme ma anche dell’immobilismo che il conflitto obbliga. Il movimento e la fluidità legata alla gioventù, la speranza per il futuro e la voglia di vivere il mondo vengono censurate dalla guerra, lasciando solo spazio ad una latente paura.

Seguendo una tradizionale prospettiva documentaristica che intervalla talking heads a ripresa osservativa seguiamo lo stadio di scelte e confronti di Yulia e Natalia nella loro ricerca di senso e di azione in questo spazio di stasi.

E Čechov?

Il mondo delle arti è storicamente intrecciato alla cultura russa: a gennaio del 2022 uno studente di danza ucraino sognava il Bolshoi e un attrice ucraina di recitare Čechov. Quel mondo, per loro, non esiste più o è cambiato per sempre.

Dear Audience mostra lo stato problematico di un paese la cui cultura è stata per anni interlacciata a quella russa e che adesso non sa ancora bene come affrontare il nuovo stato delle cose. Bad Roads –lo spettacolo teatrale di Natalija Vorožbyt sulla guerra ucraino-russa del 2014 – sostituisce Le tre sorelle di Čechov perchè desiderare di tornare a Mosca è ormai un pensiero straziante. Come ci si rapporta con una cultura che ti aggredisce?

Il rapporto con lo spettacolo, il valore del teatro ma anche del lavoro è filo conduttore del racconto che cerca una nuova geografia delle arti e degli artisti in Ucraina. Un altra domanda si apre: che fine fanno gli attori se i teatri sono chiusi? Che ruolo ha recitare in tempo di guerra?

Un documentario di richieste e di questioni aperte, uno sguardo profondo, emotivo e al contempo nuovo su una delle tematiche più pressanti del nostro contemporaneo.

 

  • Anno: 2025
  • Durata: 73'
  • Nazionalita: Italia, Ucraina
  • Regia: Enrico Baraldi