Ballerina rompe la tradizione: cosa succederà ora?
Dopo una serie di successi inarrestabili al box office, l’universo cinematografico di John Wick potrebbe aver trovato il suo primo vero ostacolo. Ballerina, il primo spinoff cinematografico della saga, con protagonista Ana de Armas, ha debuttato negli Stati Uniti con un incasso di appena 25 milioni di dollari nel primo weekend. Una cifra che, anche se non disastrosa, rappresenta un netto passo indietro rispetto alla crescita costante che ha caratterizzato finora il franchise.
Per avere un riferimento, John Wick: Chapter 4 aveva aperto con 73,8 milioni di dollari solo nel mercato nordamericano, mentre il secondo capitolo del 2017 – al quale molti speravano Ballerina potesse quantomeno avvicinarsi – aveva incassato 30,4 milioni nel suo debutto. Persino il primo John Wick, oggi considerato una pietra miliare del genere action moderno, aveva esordito con un più modesto ma promettente incasso di 14,4 milioni, poi esploso grazie al passaparola e al mercato internazionale.
Le previsioni per Ballerina erano più ottimistiche: gli analisti si aspettavano un risultato attorno ai 35 milioni, con la possibilità di spodestare dal primo posto Stitch, remake live-action Disney. Ma il film d’animazione si è confermato leader con 32,5 milioni, lasciando lo spinoff targato Lionsgate al secondo posto.
Tuttavia, la casa di produzione non sembra allarmata. Con un budget stimato intorno ai 90 milioni di dollari, Ballerina è stato in gran parte finanziato attraverso la prevendita dei diritti nei mercati internazionali. A livello globale, il film ha già raggiunto i 51 milioni e potrebbe consolidare gradualmente i suoi incassi.
Come nasce Ballerina?
Ballerina nasce come un progetto indipendente, uno spec script trasformato successivamente in parte integrante dell’universo narrativo di John Wick. La regia è di Len Wiseman, mentre Keanu Reeves compare in un ruolo secondario. Le riprese sono state oggetto di alcune sessioni aggiuntive, che il regista ha definito “motivazione di entusiasmo da parte dello studio”, e non il segno di un prodotto problematico.
L’obiettivo era ambizioso: lanciare una nuova protagonista capace di sostenere un proprio franchise, senza il peso diretto del personaggio di Wick. Ma la risposta del pubblico è stata più tiepida del previsto, e ora un ipotetico Ballerina 2 appare meno sicuro.
Nel frattempo, Lionsgate continua a scommettere forte sul marchio. Oltre al già citato quinto capitolo con Keanu Reeves – che dovrebbe riportare in scena il personaggio nonostante il finale del quarto film – sono in sviluppo una serie di progetti paralleli: un videogioco ufficiale, uno spinoff dedicato al personaggio di Caine interpretato da Donnie Yen, un film d’animazione prequel sull’“Impresa Impossibile” che ha liberato Wick dal suo giuramento, e persino un documentario dal titolo Wick Is Pain, dedicato alle incredibili coreografie e agli stunt della saga.
Tanta carne al fuoco, forse troppa. Dopo anni di successi, Ballerina sembra suggerire che il pubblico potrebbe iniziare a percepire una certa saturazione. La vera sfida, ora, sarà capire se si tratta solo di un momento di assestamento o dell’inizio di un lento declino per uno dei franchise action più influenti degli ultimi dieci anni.
