Al Festival CinemAmbiente, il doc Bagliu di Annalisa Mutariello
È il gran giorno e, per la prima volta, un agnellino va al pascolo assieme ad altre pecore. La giornata è splendida, il sole brilla in cielo e si odono in lontananza i campanacci delle pecore e delle capre. L’agnellino scruta il terreno, dall’erba alta, alla ricerca del cibo e mentre gli uccelli cinguettano, è colpito dal ronzio di un’ape che gironzola intorno a una raganatela.
Il piccolo gregge è adesso riunito in una stalla all’aperto. Un uomo prende in braccio l’agnellino e lo porta via. A soffrire i morsi della separazione la madre dell’agnellino, che s’aggira nervosamente nel recinto.
Un doc asciutto, quello di Annalisa Mutariello, che ha il passo del thriller. All’atmosfera serena e bucolica delle prime battute, fa da contrasto il finale straziante e disperato. Punto di svolta un cane, che dapprima scodinzola felice e, in una scena successiva che, legato a una catena, abbaia nervosamente, quasi a segnalare il triste presagio in arrivo.
Bagliu ha partecipato a Fare un film/workshop nell’ambito dell’Uomo e la bestia, film partecipato, ideato da Antonietta De Lillo e realizzato da Marechiarofilm.
Mutariello, laureata in Lettere presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, inoltre, è già autrice di diverse opere e della docuserie “Stato Civile, l’amore è uguale per tutti”, andato in onda su RAI Tre.
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