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‘Nitrate: To the Ghosts of the 75 Lost Philippine Silent Films (1912-1933)’

Quanti fantasmi può contenere un film?

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Uno scavo proteiforme; un lavoro caleidoscopico che tuffa lo sguardo in un cinema del non-archivio: Nitrate: To the Ghosts of the 75 Lost Philippine Silent Films (1912-1933) è l’ultimo passo di quello che ad oggi può essere considerato il trittico celebrativo e il lavoro archeologico che Khavn de la Cruz dedica al cinema Filippino e al suo lascito culturale perso, sommerso o sopravvissuto. Dopo Makamisa: Phantasm of Revenge, ispirato al libro mai finito da José Rizal, intellettuale rivoluzionario e oppositore alla colonizzazione spagnola nelle Filippine e National Anarchist: Lino Brocka, Khavn focalizza la sua ricerca artistica e archeologica sul lascito materiale del cinema muto filippino.

Il progetto, commissionato da Apichatpong Weerasethakul (Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti, Tropical Malady),  è presentato nel concorso internazionale della terza edizione di Unarchive Found Footage Fest.

NITRATE – NITRATO

Il cinema in pellicola nasce in nitrato, un composto chimico che reagisce alla luce permettendo di riprodurre il movimento. La sua stessa natura chimica lo rende altamente infiammabile e vulnerabile a diverse forme di decadimento.

I film prodotti all’inizio del Novecento nascevano per scomparire. Era il loro destino, commerciale e materiale.

Se si colloca questa natura originariamente effimera, capace di bruciare sott’acqua e senza ossigeno, in un arcipelago di isole al largo dell’Oceano Pacifico travolte dalla rivoluzione contro i coloni spagnoli prima e statunitensi poi ci troviamo davanti a una testimonianza storica, politica e cinematografica che si tiene a noi per un soffio: un istante che è già perso.

Nitrate è quindi un lavoro filologico complesso e stratificato che fa affiorare nelle sue onde non solo il dato filmico, un non-archivio ritrovato, ma anche il suo decadimento e la sua sopravvivenza su pellicole, VHS e tracce digitali pirata di un cinema scomparso. Un recupero che propone allo spettatore una idea diversa di visione: uno sguardo allo spezzato, al disconnesso, al residuo.

Khavn non forza la narrativa perduta, le immagini sopravvissute non vengono ricucite intorno ad un discorso lineare ma vengono mostrate nella loro disconnessione, nelle loro mancanze. Ogni immagine è intaccata dai segni del tempo che non sono solo quello originale, il nitrato che si deforma come ceralacca melliflua sulla carta, ma anche il decadimento derivato da un recupero digitale che è già storicizzato. Nitrate non ci mostra solo il tempo del cinema muto filippino ma la storia che questo cinema ha attraversato per arrivare, mutata e amputata, a noi.

GHOST – FANTASMI, LOST PERDUTI

75 film per 22 anni. Questo è il risultato dello scavo nello spazio oscuro di un cinema che si pensava integralmente perso. E invece Khavn ritrova i fantasmi di quel cinema, senza darci altre indicazioni a riguardo se non la mostra dei fantasmi stessi, gialli, viola, rossi e blu.

Fantasmi sono i film resuscitati e fantasmi sono i protagonisti di questo cinema dell’orrore fatto di mostri e magia nera, donne e uomini locali e stranieri, lingue e religione coloniale che si intrecciano a vampiri e streghe. Mostri che parlano con altri mostri in piccole opere d’ingegno che diventano anche casi studio di tecniche speciali e fotografiche.

In sottofondo il suono della bobbina che scorre viene dai fantasmi del passato dei primi del novecento mentre la giustapposizione senza contestualizzazione e la ripetizione ossessiva sulla resa tecnica è il legame con la sperimentazione intorno all’audiovisivo degli anni ’70, guardando a Stan Brakhage.

Un film che diventa gioco perché finge l’assenza del vuoto. Il cinema perso non è quello mostrato ma quello invisibile e inguardabile, perché davvero perso.

Nitrate è il suo epitaffio, recitato da quelli che, coraggiosamente, causalmente e casualmente, sono sopravvissuti.

Segui Unarchive Found Footage Fest 2025 su Taxi Drivers!

  • Anno: 2023
  • Durata: 62'
  • Nazionalita: Filippine, Tailandia, Emirati Arabi
  • Regia: Khavn de la Cruz