Nine Perfect Strangers è una serie tv drammatica creata da David E. Kelley e diretta da Jonathan Levine. I primi due episodi sono stati scritti da Rachel Shukert e Jaclyn Moore.
Distribuito su Hulu, in Italia ora è disponibile su Prime Video. La seconda stagione segue la prima, che ha ottenuto un grande successo. É basata sul romanzo omonimo di Liane Moriarty.
Sono previsti otto episodi della durata di 45-50 minuti l’uno.
Nel cast, Nicole Kidman (Holland, 2025), Lena Olin (Upgraded, 2024), Annie Murphy (Black mirror, 2023), Henry Golding (Un altro piccolo favore, 2025) e Christine Baranski (Mamma mia!, 2008)
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Dove eravamo rimasti
Abbiamo conosciuto l’enigmatica guru Masha Dmitrichenko nella prima stagione di Nine perfect strangers. Lì siamo stati introdotti all’atmosfera della Tranquillum House, un’oasi di vacanza che in realtà celava intenti ben diversi da quelli di garantire relax e serenità.
I suoi ospiti, infatti, vestivano inconsciamente i panni di cavie su cui Masha testava una droga psicoattiva in grado di riportare nel presente non solo traumi e scheletri nell’armadio, ma anche persone.
Nel corso degli episodi, gli ospiti di Tranquillum House si rendono conto di ciò che sta accadendo contro la loro volontà e riescono a fuggire dal resort.
Masha ha ottenuto comunque ciò che voleva: reincontrare Tatiana, sua figlia morta più di dieci anni fa e che ha evocato attraverso la terapia psichedelica di gruppo.
La prima stagione termina lasciando non pochi dubbi. Tranquillum House pare ora gestita da due degli ospiti che hanno vissuto l’esperienza collettiva, mentre Masha sembra – giustamente – dover affrontare un processo per ciò che ha fatto. Tuttavia, negli ultimi secondi, la si vede che guida libera verso l’ignoto con al suo fianco Tatiana.
Da dove riprendiamo: le novità dei primi episodi
Nel primo episodio della seconda stagione di Nine perfect strangers, Masha torna in veste di business woman, ospite di un talk in cui presenta il nuovo device in grado di far rivivere alle persone i loro ricordi come se fosse la prima volta.
Tuttavia, quando le viene offerta l’opportunità di ricreare la Tranquillum House a Zauberwald, non si lascia scappare l’occasione. Qui ritrova Helena, la dottoressa che anni fa l’aveva introdotto al mondo delle droghe psichedeliche. Insieme, cercano di ricreare un nuovo retreat allucinogeno. Questa volta con più norme morali e maggiormente controllato.
Gli ospiti sono stati attentamente selezionati: Imogen e Victoria, madre e figlia con problemi non risolti, Tina e Wolfie, in una relazione amorosa in crisi, Brian, celebrità vittima della cancel culture e Peter Sharpe, il cui padre invitato non si presenta alla Tranquillum House.
Diminuisce il mistero
Nel secondo episodio iniziano a delinearsi gli incroci narrativi tra i personaggi e i loro tratti personali che spiegano, almeno in parte, perchè si trovano a Zauberwald.
Già dai primi episodi sembra mancare quell’intrigante alone di mistero che, nella prima stagione, erano le droghe psichedeliche segretamente date agli ospiti.
Ora che siamo a conoscenza dei metodi poco ortodossi di Masha, la serie perde quell’elemento mystery che la caratterizzava, lasciandola solamente con il dramma umano. Sarà abbastanza?
Un genere oversaturated
Quando uscì la prima stagione di Nine Perfect Strangers nel 2021, i prodotti audiovisivi mono-location che seguono un gruppo di persone benestanti destreggiarsi tra crimini, drammi e misteri erano ancora relativamente nuovi.
Ora, nel 2025, siamo di fronte a un genere decisamente saturo.
Nel 2021 uscì anche la prima stagione del celeberrimo The White Lotus, che ora conta tre stagioni. Si ricordano anche altri prodotti come A murder at the end of the world (2023) e Blink twice (2024) che seguono la stessa linea narrativa cercando lo stesso successo.
Quando e cosa aspettarsi
I primi due episodi di Nine perfect strangers, pubblicati il 22 maggio, anticipano i sei successivi che usciranno, uno a uno ogni giovedì della settimana, fino al 3 luglio. La cadenza settimanale è una strategia ad alto rischio in quanto, a meno che non ci siamo dei cliffhanger di forte rilievo, si possono perdere gli spettatori per strada.
Dopo la visione dei primi episodi, forse un po’ deboli, sarà interessante vedere se la serie di David E. Kelley costruirà una narrazione interessante senza ricadere nel cliché di genere.