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‘Unseen’: la seconda stagione come un viaggio thriller verso le proprie origini

Zenzi, l'addetta alle pulizie che ha sterminato la malavita di Città del Capo, continuerà la sua vendetta?

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È sbarcata su Netflix la seconda stagione di Unseen , creata da Travis Taute e Daryne Joshua e interpretata da Gail Nkoane Mabalane, Colin Moss e Dineo Langa.

Un thriller che si sviluppa tra morte e speranza alla ricerca delle proprie radici per redimersi da ogni crimine.

Unseen – La seconda stagione, continua la vendetta di Zenzi ?

Zenzi, sconvolta dalla perdita del marito Max (Vuyo Dabula) e di suo figlio Esulu, si ritrova a commettere una serie di delitti per farsi giustizia da sola. Arrestata dalla polizia, ora deve decidere se collaborare o continuare la sua personale vendetta. 

Zenzi, l’angelo sterminatore

La prima stagione di Unseen è terminata con la protagonista sul tetto di un edificio, pronta a commettere un gesto estremo. Un finale aperto che trova la sua soluzione in questa seconda stagione, composta da altrettanti sei episodi della durata di circa quaranta minuti ciascuno.

Zenzi, una semplice addetta alle pulizie, è riuscita a sterminare la malavita di Città del Capo. Ora però deve scontare la sua pena, costretta a vivere in un duro carcere femminile. Qui la donna deve difendersi dalle altre detenute che la prendono di mira, ma fortunatamente qualcuno corre sempre in suo aiuto, per poi tradirla alla prima occasione.

Così inizia la seconda stagione di Unseen con Zenzi, l’angelo sterminatore che, dopo essersi ritrovata in fin di vita a causa di una coltellata, ricomincia la sua peregrinazione di vendetta. Questa volta, però, la sua vicenda si sviluppa diversamente. Se prima la donna, divenuta una pericolosa serial killer, agiva vivendo appieno il presente, cercando disperatamente suo marito Max, in questa seconda stagione Zenzi sembra rinunciare alla sua sete di vendetta e concentra le proprie forze nel compiere un viaggio a ritroso alla riscoperta di sé stessa.

Unseen – La seconda stagione, un viaggio verso le proprie radici

Zenzi non vuole più commettere delitti, come non ha intenzione di collaborare con la giustizia, l’unico desiderio è ritrovare le sue radici, quella casa che, come ricorda il suo fidato amico scrittore, può essere anche insicura, ma agisce su di lei come un potente magnete.

In questo viaggio verso casa la protagonista non può che ritrovare sua sorella Naled. Alla pari di Thelma e Luouise, le due sorelle scappano dalla polizia ma anche da chi vuole eliminare per sempre Zenzi, che ormai conosce troppi segreti della malavita sudafricana, manovrata da chi gestisce una colossale truffa finanziaria.

Le due ragazze, interpretate da Gail Nkoane Mebalane e Dineo Langa, si ritrovano a confrontarsi anche con i propri ricordi più intimi. Dolci nostalgie, la presenza metaforica di una mamma persa troppo presto sono quanto serve per solidificare il legame tra sorelle e unirle in una potente solidarietà.

 

La forza di due sorelle

Stiamo unite… lottare e sopravvivere a ogni costo”.

Il tempo passa, le cose cambiano, Zenzi e Naled si allontano per poi ritrovarsi, unite l’una accanto all’altra per difendersi dai pericolosi criminali e da un trascorso violento, il cui carnefice è un padre alcolista.
Una sorellanza ritrovata che rivela le somiglianze e le differenze delle due in una vicenda che le travolge mettendo in pericolo le vite di entrambe e dei propri cari.

Nella seconda stagione Zenzi può contare anche sulla presenza costante del suo fidato amico Lufuno (Mothusi Magano) che, vivendo da vicino le disavventure di quella che un tempo lavorava per lui, si riscopre quasi detective, immischiandosi in uno scandalo che coinvolge l’intero Paese. Un ruolo, il suo, che si sviluppa in modalità diegetica per poi, in particolari momenti, diventare, almeno apparentemente, extradiegetica, fungendo da voce narrante.

Gail Mebalane in Unseen

Un altro personaggio fondamentale che troviamo nella seconda stagione di Unseen è Morkel, il vero detective della storia. Interpretato da Waldemar Schultz, Morkel vuole compiere il suo dovere fino in fondo. Con un passato di certo non facile, perso nella sua solitudine annaffiata dall’alcol, è tornato sulla retta via grazie al sostegno di una fidata collega, trascinata pericolosamente negli intrighi più bui, tra politica, finanza e criminalità. Ora è l’unico davvero interessato a denunciare un sistema di corruzione senza pari.

In questa vicenda, con continui colpi di scena e personaggi che indossano la maschera di preziosi alleati – per poi svelarsi pericolosi nemici – emerge il talento dell’attrice nel ruolo di Zenzi. Di certo non nuova al genere thriller, riesce a incarnare il conflitto interiore di una donna comune che si trova a commettere delitti tanto efferati. Il suo è un conflitto dilaniante che la corrode da dentro, al punto da non riconoscersi e perdere il controllo sulle sue mani, ormai continuamente macchiate di sangue.

Peccato però, che la dote attoriale di Gail Nkoane Mebalene nel dar vita al personaggio di Zenzi non sia sempre sostenuta da un intreccio ben costruito. Le dinamiche che si sviluppano nella seconda stagione di Unseen, nonostante gli innumerevoli colpi di scena, procedono a fatica, a volte incespicando sulla trama stessa, risultando eccessivamente macchinose.

Leggi anche Unseen, ci sarà una terza stagione? Ecco le prime conferme

  • Per vedere Unseen – La seconda stagione clicca qui 

Unseen

  • Anno: 2025
  • Durata: 6 episodi
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: thriller
  • Nazionalita: Sudafrica
  • Regia: Travis Taute