The Last Republican di Steve Pink è un documentario che segue gli ultimi due anni di incarico alla Casa Bianca del repubblicano Adam Kinzinger.
Kinzinger è stato una figura di spicco della politica dell’Illinois e ha votato per l’impeachment di Donald Trump nel 2021, scelto poi come componente della House Select Committee nell’indagine del coinvolgimento di Trump nell’assalto di Capitol Hill.
Il film racconta la quotidianità di Kinzinger quale politico, di repubblicano abbandonato e poi osteggiato dal suo stesso partito, ma anche di uomo, che collaborando con il regista stesso dichiaratamente democratico, discute sulla possibilità di trovare terreni comuni e di confronto tra fazioni distanti e senza estremizzazioni.
Il sogno americano
Adam Kinzinger è una figura che ricalca perfettamente l’idea di self-made man americano: figlio devoto e studente dedicato, conosciuto al pubblico anche per un gesto eroico compiuto in gioventù, quando salvò la vita ad una donna vittima di molestie. Da super-eroe, diventa presto un rispettato politico dello spettro repubblicano, ma i valori a cui risponde collassano quando Trump compare sulla scena e sgretola la dignità e il civismo.
Nell’ascoltare il suo racconto si percepisce come anche all’interno di Capitol Hill, il modo di fare politica sia cambiato, e qualità come l’integrità e l’onestà siano state surclassate dalla forza.
…siamo meglio del tribalismo che stiamo vedendo.
L’indagine di Pink, solida della storia di Kinzinger, svela omertà e codardia, politici abbandonati e senza più un timone, che rinnegano la propria linea di pensiero. In questa situazione di follia, si viene esposti ad altrettanta follia e costretti al compromesso.
Inoltre, rimbomba il ruolo dei media tradizionali e dei social come amplificatori di odio.
Sto combattendo per l’anima di un partito […] ma se il partito non vuole essere difeso è difficile vedere la luce in fondo al tunnel.
Pink mette la sua firma dosando humor e colore nel dialogo informale con il protagonista; così ci permette di affrontare con più energia il confronto con il peso gravoso della realtà dei fatti, e lo sconforto. Non manca di dirci la verità, di rappresentare le criticità e i conflitti di un repubblicano parzialmente disilluso; ma saltare dal sarcasmo alla riflessione e all’indagine, ci permette di soffrire un po’ meno.

‘The last Republican’ di Steve Pink – immagini stampa fornite dal festival Jeonju International Film Festival
Le udienze e la speranza
Il cuore di The Last Republican sono le udienze in cui Adam Kinzinger fu coinvolto quale membro del House Select Committee, uno tra i due soli repubblicani convocati. Il comitato aveva la responsabilità di capire se Donald Trump avesse favorito l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio, e ancora di più se l’attacco fosse stato coordinato e pianificato. Seguiamo le indagine dall’interno, sentendo i testimoni e ripassando le immagini shoccanti di quel momento indimenticabile.
Ho perso tutti i miei amici.
Per il solo fatto di essere stato convocato a ricoprire quella carica, Kinzinger fronteggiò una ondata di critiche e reazioni negative, a livello privato e pubblico. Il coraggio con cui affrontò questa gravosa responsabilità, in un periodo in cui si stava preparando a diventare padre, ci mostra tenacia ma soprattutto devozione. E umiltà: in chiusura, mentre il regista prova a complimentarsi con la coerenza con cui ha affrontato la bufera sociale, Kinzinger nega meriti particolari, e riduce il suo ruolo alla naturalezza e onestà di un puro impegno politico e sociale…”vecchio stile”.
Davvero non credo che quello che ho fatto fosse coraggioso. Credo piuttosto di essere circondato da codardi.