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SI FARÁ?

Erin Foster anticipa la seconda stagione di ‘Nobody Wants This’: amore, fede e questioni in sospeso

Una storia d'amore vera rivisitata.

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Nobody Wants This

Nobody Wants This di Netflix ha conquistato il pubblico con la sua toccante rappresentazione di una storia d’amore non convenzionale tra un rabbino e una podcaster sessualmente positiva. Creata da Erin Foster, la serie trae ispirazione dalla sua storia d’amore, infondendo autenticità alla narrazione.

Le esperienze personali di Foster, incluso il suo percorso di conversione all’ebraismo per amore, conferiscono profondità alle lotte e ai trionfi dei personaggi.

Finale cliffhanger della prima stagione

La prima stagione si è conclusa con un momento toccante: Noah, il rabbino, insegue Joanne, la podcaster, dando vita a un bacio appassionato che lascia il loro futuro incerto. Questo finale aperto è stata una scelta deliberata da parte di Foster, volta a riflettere la complessità delle relazioni nella vita reale. Ha spiegato:

“Volevo dare alle persone quel momento in cui ‘Ci scegliamo a vicenda, ma tutti sanno che stiamo rinunciando a molto per sceglierci a vicenda, quindi come faremo?'”

Stagione 2: Continuando il viaggio

I fan che attendono con ansia il prossimo capitolo possono rallegrarsi: Netflix ha ufficialmente rinnovato Nobody Wants This per una seconda stagione, la cui uscita è prevista per il 2025. L’annuncio è stato fatto alla Bloomberg Screentime Conference, con Foster che ha espresso il suo entusiasmo all’idea di continuare la storia insieme ai nuovi produttori esecutivi Jenni Konner e Bruce Eric Kaplan.

Ha sottolineato il suo desiderio di “riprendere da dove ci eravamo fermati e continuare a procedere con calma”, assicurandosi che la narrazione rimanga concreta e autentica.

Esplorare i conflitti culturali e personali

La seconda stagione promette di approfondire le sfide affrontate da Noah e Joanne mentre affrontano la loro relazione tra differenze culturali e religiose. Foster mira a gettare una luce positiva sulla cultura ebraica, affermando:

“Penso che abbiamo bisogno di storie ebraiche positive in questo momento”.

Spera che la serie offra una prospettiva spensierata ma istruttiva sull’ebraismo, riflettendo le sue esperienze positive.

Una testimonianza di narrazione autentica

Il successo di Nobody Wants This sottolinea il potere della narrazione autentica. Traendo spunto dalla sua vita, Erin Foster ha creato una serie che trova eco negli spettatori, offrendo un’esplorazione sfumata di amore, fede e crescita personale. Mentre i fan attendono la seconda stagione, il mix di umorismo e momenti toccanti della serie continua a lasciare un segno indelebile.

 

 

 

 

Fonte: IndieWire