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Tulipani di seta nera

‘Esseri Urbani’, il disincanto e la rabbia nella “Milano europea”

'Esseri Urbani', documentario del 2024 diretto da Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi e Simone Pontini, è in concorso al Festival Internazionale del Film Corto “Tulipani di seta nera”

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Esseri Urbani, documentario del 2024 diretto da Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi e Simone Pontini, è in concorso al Festival Internazionale del Film Corto “Tulipani di seta nera, organizzato dall’Associazione L’Università Cerca Lavoro (UCL).

Il festival, giunto alla sua XVII edizione, ospita annualmente progetti di interesse sociale, con particolare attenzione agli aspetti di fragilità e diversità legati all’appartenenza etnica, religiosa, di genere o alla condizione socioeconomica, realtà spesso soggette a discriminazioni sistemiche e invisibilità mediatica.

In questo quartiere molti hanno vissuto per anni e altri ci sono nati. Non possiamo farci buttare fuori, né da qui, né da Giambellino, né da San Siro. Né da tutti i quartieri che una volta erano popolari e su cui adesso ci sono enormi investimenti. Questo ci stanno dicendo: di andarcene per far posto ai ricchi! Questo vogliono!” – incalza una voce al megafono, durante uno dei cortei di protesta che si oppongono alla gentrificazione e alle conseguenze inevitabili di questo processo. Sono i quartieri popolari come Giambellino e San Siro, nonché via Padova – centro multietnico di Milano con il maggior numero di abitanti in città – gli ambienti in cui si svolge l’indagine di Esseri Urbani.

Insieme a questo posto il comune vende anche gli abitanti?

Il film è un documento le cui voci, quelle degli abitanti delle periferie respinti in silenzio sempre più lontano dalla città, reclamano il diritto alla cittadinanza e al decoro urbano. Non il decoro della “Milano europea”, le cui ruspe radono al suolo gli edifici che non rispecchiano gli ideali di progresso e modernizzazione, ma il decoro come nucleo di una comunità coesa in cui non vengano calpestati i diritti fondamentali. “Insieme a questo posto il comune vende anche gli abitanti?” – si legge su uno striscione.

Gli immobili di via Esterle nell’area degli ex bagni pubblici – abbandonati anni prima dell’occupazione e indirizzati ad accogliere una moschea – sono destinati a uno sgombero che lascerà in strada chi ha occupato per necessità quegli edifici. La realizzazione della moschea, che di per sé dovrebbe rappresentare un simbolo di integrazione e inclusione, implica per gli occupanti una condizione che va oltre la precarietà preesistente, e su cui la rete solidale Ci Siamo si è espressa, in difesa dell’occupazione:

Agli abitanti, lavoratori stranieri sottopagati con contratti di lavoro di breve durata non è stata proposta alcuna soluzione abitativa alternativa, nonostante da oltre un anno le persone che abitano nello stabile e la rete solidale Ci Siamo abbiano chiesto all’Amministrazione di intervenire per evitare che nessuno finisse in strada. Nella città di Milano nessun lavoratore con condizioni simili a quelle degli abitanti di via Esterle può permettersi di affittare una casa o una stanza, ma neppure di accedere all’offerta di alloggi pubblici limitata alle famiglie con minori o alle persone più povere e fragili. Per un lavoratore straniero questa condizione è aggravata da una politica razzista e discriminatoria”.

Esseri Urbani

Vogliamo i fiori, ma anche le case!

Tra gli intervistati un’immigrata di origine bulgara, in Italia dal 2012, racconta di come il comune non abbia mai contribuito alla ricerca di una soluzione che non fosse “illegale”, e delle continue occupazioni seguite puntualmente da sgomberi che ha affrontato negli anni. “Vogliamo una casa dove siamo tutti uguali, tutti insieme. Questo è importante per me, perché la vita è quando siamo tutti insieme”.

Vogliamo i fiori, ma anche le case!”, si legge su un muro del quartiere Corvetto, soggetto a beautification in vista dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Se la riqualificazione urbana del quartiere contribuisce a rendere l’ambiente più ospitale e gradevole, d’altra parte ha l’effetto di aumentare i costi di affitti e vendite, costringendo gli abitanti a spostarsi o nel peggiore dei casi allo sfratto, a causa della difficoltà di ottenere un alloggio popolare.

Così, la condizione umana descritta in Esseri Umani – lo smarrimento, il disincanto e la rabbia di chi abita i quartieri popolari – non lascia spazio al nucleo poetico che ha animato Miracolo a Milano, fiaba di matrice neorealista diretta da Vittorio De Sica nel 1951 ambientata in una baraccopoli nella periferia milanese. La Milano contemporanea, dove vigono le stesse logiche di esclusione e discriminazione di una volta, non evoca tanto il sogno utopico di un riscatto collettivo, quanto quello più concreto di un diritto fondamentale: un posto da poter chiamare casa.

Esseri Urbani

Esseri Urbani

  • Anno: 2024
  • Durata: 37'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi, Simone Pontini