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RIVIERA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

‘My Uncle Jens’: tra parenti e Stato

Un film che ci mostra, da una prospettiva differente, chi sono i Peshmerga

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Tra tradizione e modernità

Un ragazzo, Akam, cerca, come tutti, di vivere la propria vita in tranquillità. Inizia a uscire con una ragazza, Elina, originaria di Oslo. Durante una notte ecco che qualcuno bussa alla porta. È un uomo che a prima vista Akam non riconosce, sulla mezza età, occhi vivaci, verdi brillanti. Come quelli di un gatto soriano. Soriano? Qui si parla del Kurdistan iraniano. Di un uomo fuggito dalla condizione del proprio paese, che va a trovare il nipote che non vede da anni. Ed è così che i due si iniziano a conoscere. Da un lato un ragazzo che sta dimenticando la propria lingua d’origine, il curdo. Dall’altro un uomo che tenta di comprendere un mondo al limite della modernità europea. Uno dei capoluoghi dell’Occidente. Un tocco, come quello tra Adamo e Dio, tra Occidente ed Oriente.

Chi è Uncle Jens?

È un uomo che, come spiega al nipote, è “[…] stato costretto a mentire.” Mentire su cosa? Sui passages svolti da uno Stato all’altro per giungere in Norvegia. Mente alle autorità. Nonostante la rabbia, però, Akam non si spaventa. Anzi, sembra aiutarlo, sostenerlo. Il film, presentato al Riviera Film Festival, narra intelligentemente il rapporto tra il nipote e lo zio, tra due modi di vivere e di pensare diversi. È un film delicato, con una fotografia molto sobria, una regia fantasma e una grande cura nei primissimi piani. Qui importano le parole: le bocche da cui provengono. Ci addentriamo in occhi che osservano paesi remoti, distrutti da guerre continue. Distrutti da famiglie separate per esigenze di vita e sopravvivenza. Una volta finito il film, non potremmo dimenticarci facilmente gli occhi dello Zio Jens: occhi che hanno visto cose inenarrabili; e nonostante ciò, osservano con dolcezza, simpatia e un pizzico di arguzia, il mondo che li circonda.

Il finale? Correte a vedere il film

È il finale che rimarrà impresso nel cuore e negli occhi degli spettatori. Mano a mano che la storia avanza, il protagonista, Akam, uscirà appunto con Eline, una ragazza di Oslo che però lavora all’UDI. Akam dunque le chiede consiglio, facendo finta di narrare una storia parallela/immaginativa e spiegando a lei pressoché tutta la sua stessa situazione. Come una parabola. La ragazza comprende. I fatti però porteranno a un’inevitabile verità: il mistero conclusivo costerà molte domande, trarrà poche risposte, e trascinerà il cuore a comprendere cose che non abbiamo mai provato, e, forse, mai proveremo. Ma è questo il Cinema: capire, a volte, l’impossibile.

My Uncle Jens

  • Anno: 2025
  • Durata: 95 min.
  • Distribuzione: Amarcord, Filmreaktor, Oslo Filmfond
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Norvegia
  • Regia: Brwa Vahabpour
  • Data di uscita: 04-April-2025