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Anticipazioni

‘On Swift Horses’: Il regista Daniel Minahan esplora l’amore senza confini in un nuovo adattamento

Jacob Elordi, Daisy Edgar-Jones e Diego Calva sono i protagonisti del dramma ambientato negli anni '50 che ridefinisce i legami umani.

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On Swift Horses di Daniel Minahan, adattamento del romanzo di Shannon Pufahl, si preannuncia come uno dei drammi più attesi dell’anno. Ambientato all’indomani della Guerra di Corea, il film segue i novelli sposi Muriel (Daisy Edgar-Jones) e Lee (Will Poulter) mentre iniziano una nuova vita in California, per poi ritrovarsi cambiati dall’arrivo del fratello minore di Lee, Julius (Jacob Elordi).

Facendo fatica ad adattarsi alla vita civile, Julius si trasferisce a Las Vegas, dove incontra e stringe un legame con Henry (Diego Calva), un carismatico dipendente di un casinò. Insieme a loro, anche Muriel intraprende un inaspettato viaggio emotivo, costruendo un legame con la sua vicina Sandra (Sasha Calle).

Daniel Minahan sull’abbattimento dei confini tradizionali

Parlando dei temi più profondi del film, il regista Daniel Minahan ha sottolineato che On Swift Horses non è semplicemente una storia d’amore confinata nelle definizioni tradizionali.

“Questo è un film sui legami umani, sul bisogno di essere visti e di sentirsi parte di un gruppo”,

ha spiegato Minahan in recenti interviste.

“Non si tratta di etichette o categorie. Si tratta dell’esperienza umana fondamentale del desiderio, dell’identità e della libertà.”

Minahan ha osservato di essere stato particolarmente attratto dal modo in cui il romanzo di Shannon Pufahl descrive le relazioni come un’evoluzione al di fuori dei limiti delle aspettative sociali.

“L’ambientazione degli anni ’50 offriva un contrasto perfetto, perché era un’epoca che imponeva il conformismo, eppure ecco questi personaggi che si ritagliano spazi per il loro vero io.”

Il regista ha anche elogiato il suo cast per aver abbracciato la complessità emotiva della storia.

“Jacob, Daisy e Diego hanno capito subito che non si tratta solo di archi narrativi romantici, ma di sopravvivenza, di trovare ossigeno in un mondo soffocante”,

ha aggiunto Minahan.

Una storia moderna attraverso una lente d’epoca

Sebbene On Swift Horses sia ambientato nell’America di metà secolo, Minahan ha insistito sul fatto che i temi della storia siano più attuali che mai.

“Il film parla al pubblico di oggi perché il bisogno di essere compresi e accettati trascende il tempo”,

ha affermato. Concentrandosi sui percorsi emotivi e psicologici dei suoi personaggi piuttosto che sui conflitti esterni, Minahan spera di invitare gli spettatori a riflettere sulle proprie idee di amore, identità e appartenenza.

Il film promette un’atmosfera ricca e articolata, con ambientazioni che spaziano dai polverosi circuiti automobilistici al brusio al neon della Las Vegas degli anni ’50, tutte a fare da sfondo ai percorsi interiori dei personaggi.

Un passo avanti per la narrazione queer al cinema

L’approccio di Minahan a On Swift Horses evidenzia un cambiamento nel modo in cui le storie LGBTQ+ vengono raccontate sullo schermo: non come eccezioni o tragedie, ma come parte del più ampio tessuto dell’esperienza umana. Sebbene il film presenti relazioni queer, Minahan riformula deliberatamente la narrazione in termini di universalità piuttosto che di categorizzazione.

“Questo è un film sulla ricerca del proprio posto nel mondo, sul rischiare tutto per avere una possibilità di autenticità”,

ha detto. Con un cast di tutto rispetto e una storia che sfida i confini della narrazione tradizionale, On Swift Horses è pronto a lasciare un segno indelebile quando galopperà sugli schermi entro la fine dell’anno.

 

 

 

 

Fonte: Deadline