Durante il CinemaCon di quest’anno, due settimane fa, la Lionsgate ha annunciato tra le varie cose il quinto capitolo di John Wick, nota saga action diretta interamente da Chad Stahelski e, visti i risultati che i film hanno ottenuto al botteghino, che hanno migliorato gli incassi di film in film, la scelta ha più che senso, ma se pensiamo al finale dell’ultimo lungometraggio visto nel 2023 e al punto di vista narrativo, allora le cose cambiano.
Come è noto a tutti nel finale di John Wick 4, l’eroe action interpretato da Keanu Reeves muore, all’alba, sulle scale che portano alla Basilica di Montmartre a Parigi dopo aver combattuto per la sua libertà, per smettere finalmente di essere un sicario e per non essere più dipendente da nessuno tranne che da se stesso e allo stesso tempo per salvare e rendere liberi il Caine di Donnie Yen e Winston (Ian McShane). La morte di John Wick, inoltre, è anche resa poetica dal fatto che finalmente il sicario può rivedere la moglie e il cane defunti e che ha avuto modo di vendicare nel corso dei 4 film, che tutto sommato sono molto legati l’uno all’altro.
Il futuro del mondo di John Wick
Ultimamente la Lionsgate sta cercando di creare un universo narrativo con vari spin-off tratti dalla famosa serie di film come è successo nella seconda parte del 2023 con la miniserie dedicata al giovane Winston, The Continental: From the World of John Wick, che, però, non sembra abbia riscosso grande successo e quest’anno ci proveranno di nuovo con il film che vedrà protagonista Ana de Armas, From the World of John Wick: Ballerina (ambientato tra il terzo e quarto capitolo della saga), altro progetto che ha avuto molti problemi nel dietro le quinte che hanno portato a dover rigirare la maggior parte del film per dare più minutaggio a Keanu Reeves, che precedentemente doveva fare solo una comparsata veloce e ora sembra essere quasi diventato co-protagonista. Questa mossa sembra quasi una richiesta d’aiuto verso il pubblico come a dire “per favore venite a vederlo al cinema perché c’è Keanu Reeves”.
In questo modo sembra come se la Lionsgate stia iniziando a pensare che questo franchise non può vivere senza John Wick e, per ora, sembra effettivamente così e probabilmente anche per questo, insieme a un prequel animato sul sicario e allo spin-off su Caine diretto dallo stesso Donnie Yen, hanno deciso di confermare un John Wick 5, che però con il suo annuncio ha diviso il pubblico tra chi dava per scontato il ritorno e chi pensava al quarto capitolo come la chiusura perfetta per la saga e per il personaggio.
Ma quindi a che serve John Wick 5?
Sicuramente la scelta di andare avanti dopo quel finale, sia con l’obiettivo di fare un film ambientato prima sia con l’obiettivo di cambiare le cose a posteriori dicendo che Keanu Reeves avesse finto la propria morte, è una scelta discutibile. Tuttavia, purtroppo, viviamo in un periodo in cui il cinema, le grandi aziende cinematografiche non riescono più ad attirare il pubblico in sala e l’unico modo per farlo è con l’usato sicuro e per dimostrare ciò basta vedere il botteghino degli ultimi anni, con le classifiche dominate da sequel e brand (con poche eccezioni tipo Oppenheimer che, però, ha Christopher Nolan come brand).
Questo ha portato la Lionsgate, che è una di quelle che sta peggio, a puntare esclusivamente su brand e ciò li ha addirittura portati a riesumare Now You See Me con il terzo film in uscita a fine anno e addirittura con l’annuncio di un quarto capitolo. Oppure possiamo parlare del prossimo spin-off di Hunger Games per cui hanno fatto scrivere un nuovo libro apposta. Ed è per questa ragione che non possono rinunciare al loro cavallo vincente proprio adesso.