‘Dreamers’ – In viaggio verso il futuro

Dreamers è un cortometraggio realizzato dal regista statunitense Frank Zanella, studente presso la NYFA di Los Angeles, come parte di un progetto accademico. Nel cast Jose Macias, Ana Karina Cano, Daniel Fernandez e Iker Garca.

Tra speranze e futuro

Quattro migranti attraversano a bordo di un furgone il confine tra Messico e Stati Uniti, pieni di speranze verso il futuro. Tra confidenze e piccoli grandi gesti di solidarietà, il sogno americano varia, cambia, anche se certi sogni possono avere dei risvegli molto bruschi.

Cosa spinge un uomo a lasciare il suo paese?

I viaggi dei migranti, spesso avventure tra la vita e la morte, possono rispondere a varie esigenze e Frank Zanella col suo secondo cortometraggio, girato nel 2023 come progetto di primo semestre universitario e presentato con successo in vari festival di settore, affronta questo tema attualissimo. Toccato, non a caso, in tempi recenti da autori affermati internazionalmente, Zanella esplora un terreno assai caldo, ed evidentemente molto sentito negli States e non soltanto per quanto riguarda i campus universitari, come il confine USA-Messico che probabilmente rischia di diventare un argomento molto dibattuto negli imminenti quattro anni della seconda amministrazione Trump.
Il concept del lavoro è semplice da raccontare: tre uomini e una donna, piuttosto giovani, viaggiano a bordo di un furgone pieni di speranze verso il futuro che potrebbe aspettarli nel loro nuovo paese d’elezione. Spazio angusto, viaggio disagiato, ma c’è anche la possibilità, e il tempo, per piccoli ma importanti gesti di solidarietà, come un sandwich equamente suddiviso. E per condividere grandi speranze: un lavoro, una bambina in arrivo, l’addio ad una famiglia che rappresenta oramai soltanto ricordi fatti di dolore. Zanella in Dreamers racconta l’ennesima riflessione sul “sogno americano” con un confine da attraversare che costituisce, nei sogni appunto, l’ultimo ostacolo ad una felicità che, nonostante tutto, sembra a portata di mano. Le cose però non vanno come previsto e il risveglio dal sogno non sarà dei più piacevoli.

i quattro giovani interpreti del cortometraggio

L’attualità del tema

Considerato che, stando al più recente report divulgato dal più recente report dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, il numero dei migranti nel mondo si aggira intorno a cifre impressionanti (si parla di 280 milioni di persone, senza contare tutti coloro che abbandonano il proprio paese a causa di conflitti, violenze e disastri), Zanella sceglie veramente di misurarsi con una problematica che più contemporanea non potrebbe essere. Sicuramente il regista disponeva di pochi mezzi (si tratta pur sempre dell’opera realizzata in primis per un corso di studi, sebbene di alto livello) ma bisogna riconoscere che li ha utilizzati riuscendo a creare un ambiente piuttosto credibile per il racconto. E potendo in particolare contare sul contributo efficace del suo direttore della fotografia, Austin Tremblay, le cui luci d’ambiente a dominanza violacea costantemente oscillanti diventano ferme e abbaglianti sui volti dei protagonisti nei momenti di maggiore tensione drammatica.
Peccato che il budget ristretto abbia tradito Zanella proprio in occasione di uno dei passaggi in teoria più forti, come il ricordo di un delitto avvenuto nella famiglia di uno dei protagonisti, realizzato con effetti da b-movie a basso costo da vecchia scuola che lo spettatore odierno, più smaliziato rispetto a quelli delle generazioni precedenti, potrebbe tranquillamente trovare fin troppo ingenui. E, probabilmente, l’inesperienza e magari certe tempistiche non hanno permesso a regista e collaboratori di optare per una soluzione alternativa forse più efficace. 

Si tratta tuttavia, come già detto, di un lavoro girato da uno studente e quindi ci sarà modo in futuro di vedere se Frank Zanella riuscirà, lavorando con budget più consistenti, a maturare la sua creatività, potendo anche superare certe carenze produttive. Le buone accoglienze che il suo corto sta ricevendo nelle varie rassegne spingerebbero ad augurarglielo.