Tutti dicono I Love You rappresenta la prima e unica commedia musicale del cineasta newyorkese Woody Allen. Scritto, diretto e interpretato dal regista di Annie Hall, il film è prodotto dalla Miramax Films. Allen nella sua 27esima opera viene affiancato da star già famose e da alcune che lo sarebbero diventate nel corso degli anni: Julia Roberts, Edward Norton, Drew Barrymore, Goldie Hawn, Natalie Portman, Tim Roth e Natasha Lyonne.
IL TRAILER – Tutti dicono I Love You
Sinossi –Tutti dicono I Love You
Una famiglia borghese allargata e numerosa dell’Upper East Side newyorkese imbocca varie strade e situazioni per trovare l’amore. Uno scrittore americano che vive a Parigi, Joe (Woody Allen), va in vacanza a Venezia con la figlia. Innamorandosi perdutamente di una turista yankee Von(Julia Roberts).
Cantare l’Amore – Tutti dicono I Love You
L’intenzione di Tutti dicono I Love You è creare un’ora e quaranta di spensieratezza, canzoni orecchiabili e ricerca di varie love story semplici. Il reale obbiettivo del film è separare il pubblico dalla complessità romantica e farlo rilassare nella genuinità dell’amore. Certo, parliamo di Woody Allen, uno dei massimi autori in fatto di complicarsi la vita in materia relazionale. E per questo stupisce questo lineare musical. Semplice nella storia, pulito negli intricati dialoghi a cui Allen ci ha abituato e incredibilmente magico. Perché di magia parliamo nel caso di Tutti dicono I Love You. La narrazione ha al centro Allen nel suo ennesimo alter ego e il rapporto estremamente solare con la sua ex moglie Steffi ( Goldie Hawn). Il regista di Manhattan vuole confezionare un’opera estremamente lineare, tutta votata alla mancanza di conflitti famigliari che vengono risolti da situazioni romantiche. Crea quindi una famiglia allargata che possa essere motore e riparo delle storie d’amore che iniziano e si concludono nel corso del film.
Steffi è una progressista democratica dedita a reintrodurre nella società avanzi di galera un po’ per convinzione e un po’ per noia. E l’attuale marito Bob, avvocato di successo, è impegnato a frenare le manie repubblicane del figlio adolescente Scott. Questo rimarrà l’unico riferimento critico che Allen farà alla classe borghese che ha sempre dipinto con una certa insofferenza. L’amore deve trionfare, finire e ricominciare secondo la struttura del film. Ed è compito della figlia di Allen, Djuna detta “DJ”, essere la voce narrante delle love story del film. Tutti dicono I Love You pone almeno due storie, quella abbastanza verticale tra Norton e la Barrymore, e quella più centrale di Allen/Joe lasciato dalla compagna prima di innamorarsi di Julia Roberts.
Il musical è un lieto fine
In Tutti dicono I Love You la ricerca teatrale dell’amore è una costante che si presenta continuamente. L’amore nel 27esimo film di Woody Allen è rappresentato come una pièce dove tutto è coordinato per essere messo in scena. Allen non si stacca mai dai suoi personaggi in interno, e nell’esterno veneziano, dove si volge l’eros romantico con la Roberts, tutto è confezionato attraverso lente carrellate sui personaggi affinché la finzione d’amore viva nella forma dialogata. Allen riprende il prototipo loser ipocondriaco in attesa della scintilla romantica che solo apparentemente trova una sua risoluzione nel personaggio di Julia Roberts. I due alla fine si lasceranno. Ma in Tutti dicono I Love You c’è una revisione anomala nella filmografia alleniana; l’azione della rom-com da Annie Hall a Hannah e le sue sorelleha sempre caratterizzato il piano eroico dell’alter ego di Allen. Eravamo difronte ad un romanticone intellettuale che trovava l’amore ma non sapeva come mantenerlo. Nel suo 27esima film avviene un po’ questo ma marginalmente. Perché il cineasta newyorkese sviluppa un film sereno, intessuto di microstorie romantiche che tendono a dare una rappresentazione doppiamente felice della tradizione della love story.
Una commedia tradizionale e incredibilmente spensierata
In Allen tutto si risolve in famiglia. E nel film il rimatrimonio, su cui si è soffermato il filosofo Stanley Cavell, documenta l’essenza di una felicità espressa solo dal rapporto conviviale tra ex. Joe e Steffi sono confidenti, migliori amici che nutrono un amore di cui non si libereranno mai. Significativa è la scena della festa di Natale in cui, vestiti da Gaucho Marx, gli ex coniugi fanno rivivere quella complicità mai sepolta. Cercano di innescare la dinamite della passione, rendendosi disponibili al rimatrimonio. Fermandosi però nell’adrenalinica pulsione di quel fermento. Perché Allen sa bene che non è un film coniugale, ma improntato alla generalizzazione della commedia romantica. Così Drew Barrymore ritorna dal troppo perfetto Edward Norton, dopo aver avuto una sbandata per l’ex galeotto Tim Roth.
E il voice over narrante di Dj mette l’ultimo punto sul topic del film: l’amore per la famiglia borghese allargata newyorkese è un lieto fine sull’amore, visto da Allen come una situation comedy a strati, dove tutto si risolve all’interno dello spensierato nucleo famigliare seppur un po’ bizzarro. Ma Tutti dicono I Love You è anche un grande omaggio che fa Allen all’età dell’oro del musical hollywoodiano. In cui gli attori volutamente stonati (come riferito dallo stesso Allen al biografo Eric Lax nel libro Conversations with Woody Allen: His Films, the Movies, and Moviemaking), contribuiscono a dare quel senso di realtà romantica che l’individuo comune vive tutti i giorni.
Con Tutti dicono I Love You il grande cineasta americano realizza un film inaspettato, incredibilmente positivista sull’amore. In una commedia divertente, inedita e per nulla scontata per un pessimista come Woody Allen.
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