Un giovane naviga, su una piccola barca, in silenzio lungo un fiume. Il suo volto è segnato dalla tristezza, e accanto a lui riposa una bara bianca: sta riportando nel suo villaggio natale in Perù il corpo di una ragazza trans per darle degna sepoltura. Questo viaggio diviene un percorso d’incontri e di memorie. Le persone che incontra lungo il cammino gli raccontano storie, riportando alla luce frammenti dolorosi della guerra civile che ha devastato il Paese per vent’anni. Emergono ricordi di massacri e violenze commesse dalle milizie contro chi viveva apertamente la propria identità e sessualità.
Il film intreccia queste testimonianze per dipingere un quadro collettivo della persecuzione omofoba subita dalla comunità LGBTQ+ negli ultimi decenni del XX secolo. La narrazione, sotto forma di ‘finzione poetica’, riflette lo stile distintivo di Bénédicte Liénard e Mary Jiménez: vite reali diventano universali, trasformandosi in cinema.
Ritrarre la realtà di una società
Bénédicte Lienard e Mary Jimenez ci avevano già dimostrato la loro capacità di raccontare con delicatezza testimonianze pesanti. Il viaggio che Saor compie per restituire i resti di Valentina è un’occasione per ripercorrere il passato, per riascoltare i fantasmi delle violenze terroristiche e delle persecuzioni omofobiche che hanno devastato il Perù per anni.
La narrazione dà vita a immagini impresse di verità. Sembra di assistere a fotogrammi realizzati da pittori della corrente artistica del realismo. Non a caso una delle combinazioni vincente di quest’opera è proprio la qualità di inserire attori non professionisti: una scelta che combacia perfettamente con la fotografia e con il contesto. Durante il viaggio Soar viene a contatto con racconti, testimonianze, esperienze. Si pone una lente d’ingrandimento su storie di omofobia, paura e vergogna.
Le brutalità che sono state commesse non vengono raccontate mostrandole. Fuga ha la qualità e la forza di farle apparire attraverso le parole dei suoi protagonisti. È come se si creasse un’allegoria tra lo spettatore e le due registe, tra le autrici e i lettori. Di impatto il combattimento tra i galli che al suo interno racchiude più di un semplice messaggio sulla natura umana e sulla crudeltà che può raggiungere.