‘Dahomey’ di Mati Diop: Premiato alla Berlinale, ora arriva su MUBI

Il distributore globale e piattaforma di streaming MUBI ha rilasciato il nuovo trailer Dahomey, l’ultima creazione della talentuosa regista Mati Diop. Il film, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2024, sarà nei cinema italiani a partire dal 7 novembre, in collaborazione con Lucky Red, per poi approdare sulla piattaforma MUBI. Dahomey si preannuncia come una riflessione profonda e poetica sul colonialismo e la restituzione dei tesori saccheggiati, portando avanti il percorso artistico di Diop già iniziato con il suo acclamato Atlantics.

Un racconto di appropriazione e restituzione

Ambientato nel novembre 2021, Dahomey ruota attorno ai ventisei tesori reali del Regno del Dahomey, saccheggiati dalle truppe francesi nel 1892, e al loro ritorno in Benin. Con una narrazione non lineare e una voce fuori campo eterea, Mati Diop esplora il difficile processo di restituzione e l’accoglienza di questi manufatti in un Paese che, nel corso di oltre un secolo, si è trasformato e reinventato.

L’uso di filmati documentaristici, intervallati da dibattiti tra studenti dell’Università di Abomey-Calavi, aggiunge una prospettiva contemporanea alla discussione sulla memoria storica e sull’identità culturale.

Dahomey: Delle performance profondamente apprezzate

Dahomey presenta un cast di interpreti noti per il loro impegno in ruoli che spaziano tra il cinema d’essai e il mainstream. Anche se Diop si concentra più sulla narrazione visiva e simbolica, il film include le performance di attori che arricchiscono ulteriormente il tono riflessivo dell’opera. Tra loro figurano Souleymane Seye Ndiaye (Atlantics), che torna a collaborare con Diop, e nuovi volti come Oumou Sangaré, celebre cantante maliana. Anche la presenza di attori emergenti africani contribuisce a dare autenticità al progetto, creando un mix di esperienze artistiche.

Mati Diop, già apprezzata per la sua sensibilità poetica e per l’audacia narrativa, si conferma una delle voci più potenti del cinema contemporaneo. Dahomey non è solo un documentario storico, ma un viaggio sensoriale, in cui il passato e il presente si fondono.