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Focus Italia

WYN: una community per emergenti dell’audiovisivo a Milano

Alla scoperta di WYN, una realtà fondata nella città di Milano, partita come un gruppo di amici conosciuti sul set e diventata una piattaforma per professionisti emergenti

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Nel mondo dell’audiovisivo è facile sentirsi spaesati ed isolati, che si tratti di uno sceneggiatore con una storia che non sai a chi proporre, o un neolaureato che vuole cimentarsi nella produzione e non ha un canale ufficiale a cui rivolgersi o un operatore di camera senza contatti. A cercare di risolvere la situazione, sul territorio milanese, è WYN, una community creata da circa un anno e pensata per facilitare conoscenze lavorative nel settore di specialisti di vari campi, dall’ambito della scrittura e regia a quelli più tecnici come la produzione, permettendo così di dare vita a tantissimi progetti e rafforzare l’industria audiovisiva nella capitale Lombarda.

Che cos’è WYN?

WYN (Who and What You Need, When You Need It) è nata dall’esigenza dei suoi fondatori, Giulia Negretto (28) e Francesco Ronchi (27), di creare una piattaforma in cui i professionisti dell’audiovisivo potessero connettersi e sostenersi a vicenda. Fondato su WhatsApp, il gruppo ha rapidamente guadagnato slancio, attraendo oltre 450 membri in meno di un anno. La crescita della community è stata alimentata dal bisogno di un punto di riferimento per professionisti, che lavorano tendenzialmente in modo frammentato e spesso isolato. L’obiettivo iniziale di WYN era facilitare il networking, ma si è presto evoluto in una missione più ampia, volta a supportare la crescita professionale e l’innovazione attraverso la collaborazione.

La visione di WYN è creare un ecosistema professionale dove i membri possano trovare risposte rapide e affidabili alle proprie esigenze lavorative. Che si tratti di cercare location, maestranze, supporto logistico o amministrativo, WYN punta a diventare il punto di riferimento per ogni richiesta legata al mondo audiovisivo, offrendo una rete di professionisti in grado di rispondere in maniera tempestiva e efficace.

L’Evento “Aperitivo Con” dedicato alla proiezione del cortometraggio Wasted e al Q&A col team di produzione

WYN secondo i suoi fondatori

Nella giornata del primo ottobre abbiamo avuto modo di presenziare ad il primo di una nuova tipologia di incontri organizzati da WYN, “Aperitivo Con“, dove abbiamo assistito alla proiezione del corto Wasted, seguita da un Q&A tra il team di produzione ed i membri di WYN. Subito dopo questo momento, è stato possibile intervistare i due fondatori del gruppo, Giulia e Francesco.

Taxi Drivers: WYN nasce sia per motivi legati all’amicizia, sia per motivi professionali, con lo scopo di andare contro un ambiente dove i professionisti tendono a lavorare isolati. Secondo voi perché si è creata questa situazione di isolamento in primis?

Francesco: Non parlerei tanto di isolamento, quanto del fatto che uno preferisca rimanere comodo nella “comfort zone” della sua cerchia. WYN può essere un valore per potenziare il networking (che di base un freelancer già ha se lavora) e per offrire contatti nuovi che permettano di allargare la propria cerchia. In WYN si possono trovare molti esempi di professionisti che possiedono già un proprio giro di contatti, ma che riescono ad allargare il proprio roster ed uscire da una zona di “comfort”. Più che di isolamento parlerei quindi di rimanere dentro la propria cerchia e precludersi nuove opportunità

Giulia: L’intento è quello di incoraggiarsi continuamente e reciprocamente, con l’obiettivo di integrare visioni e prospettive diverse in ogni progetto. Ognuno di noi ha le proprie idee e un contributo unico da offrire, quindi abbiamo deciso di creare uno spazio che favorisca questo scambio.

 

Taxi Drivers: Apparentemente un’idea vincente, considerato che in un anno il gruppo è cresciuto da 50 membri a più di 400. Secondo voi qual’è il motivo di questa adesione così rapida e variegata, visto che nel gruppo sono presenti figure di vari settori dell’audiovisivo, da sceneggiatori ad operatori di camera?

Francesco: Secondo me è perché le persone ne hanno bisogno. Quando si scopre una realtà di questo tipo, quando c’è l’occasione di conoscere nuove persone, si sente il bisogno di buttarcisi dentro perché queste rappresentano nuovi visioni e nuove possibilità di lavoro. La vita sul gruppo whatsapp dimostra che questo bisogno quotidiano di allargare i propri orizzonti e chiedere supporto (su qualsiasi fronte del settore) esiste! WYN funziona per questo, facilita questo processo e abbraccia qualsiasi tipologia di professionista, dall’attore al runner.

Giulia: E poi è facile. Il passaparola è la cosa che più funziona, è facile entrare nel nostro gruppo: basta registrarsi al database e l’accesso è gratuito ed immediato. Poi coi nostri eventi stiamo cercando di trovare un equilibrio tra il “servizio base” e quello “premium”, dove per partecipare agli eventi si deve di volta in volta versare una piccola quota partecipativa. Gli eventi come quello di questa sera hanno un prezzo, ma il servizio della community e del gruppo è totalmente gratuito ed è discrezione del singolo decidere di partecipare.

Giulia Negretto e Francesco Ronchi, fondatori di WYN

Milano, nuova capitale dell’audiovisivo

Taxi Drivers: Visto che avete toccato l’argomento, approfondiamolo. Trovare lavoro in questo settore non è facile in questi anni, secondo voi perché è cosi difficile?

Giulia: Io sono sempre stata abbastanza fortunata, perché ho cambiato 2 o 3 lavori da quando sono tornata in Italia e prima di lasciare un posto, già sapevo dove sarei andata a lavorare dopo. Non ho mai avuto momenti “vuoti” ma è sicuramente vero che il mercato di Milano è molto saturo, ci sono tante compagni di produzione, ma c’è anche tanto bisogno di raccontare nuove storie, di produrre nuovi contenuti. è una questione di fiducia, quando c’è un grosso budget in ballo è difficile convincere un cliente a puntare su un regista o una sceneggiatore nuovo. E’ più un discorso di dare una possibilità e noi crediamo che WYN, aprendosi a tutti, da a tutti la possibilità di promuoversi e di emergere. Poi dipende anche come decidi di farlo: non puoi aspettarti che le cose cadano dal cielo, ci vuole tanta determinazione accompagnata da un pizzico di fortuna.

Francesco: Anche io sono stato fortunato. Arrivo da un percorso universitario abbastanza distante dal lavoro che faccio oggi. Dico fortunato perché grazie ad incontri imprevedibili ho svolto la mia prima esperienza lavorativa in un importante casa di produzione dove ho conosciuto Giulia e ho imparato molto. Forse la mia risposta non è esaustiva, ma esistono pochi canali che incentivano l’incontro e la conoscenza tra professionisti. WYN funziona proprio per questo.Oggi ho pranzato che una ragazza che vuole fare produzione e mi ha detto che non sapeva come partire, che tutti le parlavano del proprio lavoro ma nessuno le parlava dei canali per raggiungere quel lavoro. Proprio per questo le ho detto di entrare in WYN. Forse mancano proprio questi canali pensati ad hoc per introdurre le persone a questo mondo.

Giulia: Anche perché molte persone si inseriscono in questo settore proprio a partire dai set: ma i set sono ambienti chiusi. Se non conosci il direttore di produzione, il regista, o il caporeparto che ti fa entrare, è difficile trovare la propria strada.

 

Taxi Drivers: WYN è estremamente ancorata a Milano come dimostra anche il suo logo, che è basato sulla figura del Duomo, ma la capitale del cinema italiano è considerata Roma. Il gruppo dimostra, coi suoi membri, che tuttavia c’è un numero non indifferente di professionisti che vogliono puntare su Milano. Perché la capitale lombarda potrebbe essere una chiave di vittoria?

Giulia: Questo è un trend di cui ci stiamo accorgendo di più, perché sempre più persone attorno a noi parlano di Milano come nuovo posto dove far cinema e investire, ma è difficile, anche per colpa della tradizione. Le persone sono ancorate al mondo della pubblicità, che lavora su tempi, budget e logiche totalmente diversi mentre il mondo del cinema è scommessa e a volte sacrifici di soldi. Roma è molto facilitata da un Film Commission molto forte ed una tradizione lavorativa ben radicata ed è più facile perché è tutto già avviato, a Milano è difficile perché  la macchina dal cinema è da avviare. La Film Commission c’è e si sta iniziando a spendere per i bandi, già quest’ anno è uscito un bando di supporto allo sviluppo ed alla produzione. La speranza è che si pensi sempre di più a Milano come una città su cui investire sull’audiovisivo, ma da qualche parte qualcuno deve iniziare a farlo. Ci sono le maestranze in grado di farlo, Milano è piena di opportunità, ha tanto da dare ed è un universo poco esplorato. Ci sono tante agenzie creative, la pubblicità è storytelling come il cinema: bisogna imparare ad adattare quello che già sappiamo fare a nuovi formati. Fondamentalmente, è la mentalità che deve cambiare.

Francesco: Anche per me è un discorso di tradizione, che può essere sradicato. WYN testimonia che le persone hanno voglia di lavorare a progetti sempre più stimolanti e importanti. Le maestranze ci sono e il cinema si vuole fare!

Giulia: Ci sono anche poche opportunità per raccontare le proprie storie. Per una regista o uno sceneggiatore che vuole raccontare la sua storia, non sa da che parte iniziare e quindi va a Roma. Non c’è la cultura del bussare a quella casa di produzione e raccontare i propri progetti, perché giustamente di solito è la casa di produzione a chiamare i creativi. L’obiettivo sarebbe forse rendere le società stesse più pro-attive per creare occasioni di questo tipo – ed è quello a cui puntiamo noi di WYN. Unire le realtà, creare le occasioni per questi scambi, come stanno facendo Milano Pitch o il Milano Short Film Fest. Io lavoro per Blackball, una società che nasce nel mondo pubblicitario. Sfruttando queste connessioni pubblicitarie, stiamo coltivando roster di talenti con cui vogliamo provare a fare breccia nel mondo cinematografico.

L’evento di Pitching/Networking fra sceneggiatori e registi organizzato da WYN

Taxi Drivers: Quello di stasera è il primo di questa nuova tipologia di eventi di networking organizzati da voi. Qual’è il vostro desiderio per il futuro (immediato e non) per WYN?

Francesco: Quello che ci siamo sempre detti io e Giulia fin dall’inizio, vedendo anche come stavamo crescendo, è il desiderio di diventare un punto di riferimento per Milano, la città dove noi ci siamo conosciuti ed abbiamo sempre lavorato. Stiamo partorendo tante idee, abbiamo in programma tante tipologie di evento, vogliamo strutturarci sempre di più mantenendo quel valore che è il supporto gratuito da parte di tutti i membri. L’obiettivo è diventare una community sempre più grande ed un punto di riferimento per una città importante per l’audiovisivo come Milano.

Giulia: Noi abbiamo iniziato questa cosa con nessuna aspettativa, con lo scopo di farlo per i nostri amici e per i nostri lavori,  Ogni giorno abbiamo una nuova idea per WYN, e ci rendiamo che più cose facciamo, più ci rendiamo conto del potenziale che il progetto ha, perché siamo passati dall’organizzare un singolo evento di networking in estate ad organizzarne di più durante l’anno e arricchirli con dei talk, workshop, panel. Da lì ci siamo chiesti, “perché non diventiamo noi il  bacino per idee e progetti, organizziamo un networking fra sceneggiatori e registi per far pitchare le loro idee e poi andiamo alla società di casting, e poi con quella di service e vedere cosa nasce?”. Ci sono cosi tanti player e possibilità nel settore che, essendo WYN aperta a tutti, può coinvolgere tutti su diversi livelli e su diversi aspetti.

Francesco: E dare belle opportunità, anche a noi, di conoscere nuove persone per future collaborazioni. Ci colpisce come arrivino molte proposte dall’interno del gruppo. La partecipazione dei membri di WYN è attiva, energica; ci sono arrivate molto mail, da un ragazzo che vuole aiutare nell’organizzazione ad un altro che vuole portare la sua esperienza con l’AI. Emerge una ricchezza umana non scontata, la voglia di partecipare e di non rimanere nell’angolo

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