‘Agatha: All Along’, la ballata delle streghe del MCU

Dopo il successo al cinema di quest’anno con Deadpool & Wolverine, Marvel torna a concentrarsi sul piccolo schermo con la serie Agatha: All Along, spin-off tratto dal fortunato show WandaVision ed incentrato sulla sua antagonista Agatha Harkness, interpretata da Kathryn Hahn. I primi due episodi della serie sono stati rilasciati lo scorso 18 settembre su Disney Plus, il terzo il 25 ed i prossimi saranno rilasciati settimanalmente ogni giovedì.

Cosa racconta Agatha: All Along

Dopo essere rimasta intrappolata nell’illusione creata da Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) per tre anni, Agatha Harkness ritorna alla realtà grazie a un misterioso ragazzino gotico (Joe Locke). Non avendo più i suoi poteri, ha un solo modo per riottenerli: formare una congrega di streghe e percorrere la Strada delle Streghe, un pericoloso sentiero disseminato di funeste prove. Le insidie però non saranno solo sulla strada: la notizia di Agatha senza poteri si sta spargendo e molte sue vecchie conoscenze potrebbero non voler aspettare che la strega recuperi i suoi poteri.

Una serie su un villain

Non è un segreto che Marvel stia vivendo un periodo di crisi negli ultimi anni e che molti dei suoi ultimi prodotti televisivi rientrino fra quelli più di insuccesso. La scelta di dedicare un’intera serie ad un antagonista non particolarmente conosciuta invece che ad un eroe può essere rischiosa visto che Agatha, per quanto apprezzata dal pubblico, non è un villain amato ai livelli di altri cattivi Marvel come Loki o Thanos, ma i primi episodi della serie sembrano smentire il fatto che il personaggio non abbia più niente da raccontare.

Agatha non è in cerca di redenzione, è rimasta la stessa strega malvagia vista nel finale di WandaVision, ma in Agatha: All Along è fragile ed impotente e nonostante voglia perseguire fini dediti al male, la serie riesce a far sì che il pubblico tifi anche per un personaggio così negativo. Kathryn Hahn si dimostra ancora la scelta perfetta per il ruolo, riesce a dare varie sfaccettature al personaggio ed è supportata da un cast altrettanto azzeccato nei propri personaggi.

Un oscuro cammino

Al momento Agatha: All Along non rinnova particolarmente il format televisivo Marvel, ma sembra voler esplorare un territorio nuovo, (come un produttore stesso ha confermato in un’intervista), ovvero quello del gotico/horror. Da alcuni anni Marvel sta cercando di addentrarsi in questo lato più oscuro andando oltre il suo target per famiglie, come dimostrano alcune precedenti produzioni (il corto Licantropus) ed altre in corso (il reboot di Blade) e la serie su Agatha sembra porsi come il secondo tentativo su questa linea.

Nonostante un pilota non particolarmente eccitante, dalla metà del secondo episodio in poi la serie riesce a cogliere l’attenzione degli spettatori, dall’istante in cui si canta la canzone delle streghe. Come mostra il terzo episodio, il cammino di Agatha e della sua compagnia li costringe ad affrontare il proprio passato ed i propri demoni e pone diverse domande alle quali il finale dovrà dare risposta. Prima fra tutti chi è veramente Agatha Harkness e chi è il misterioso personaggio di Joe Locke, attorno al quale sono legate diverse incognite.

Essendo usciti solo tre episodi, è ancora presto per dare un giudizio complessivo su Agatha: All Along, ma per il momento la serie riesce ad intrattenere il pubblico e, anche se non è un prodotto particolarmente innovativo, pone delle basi interessanti per il futuro dell’Universo Marvel. Dovremo aspettare la sua conclusione per vedere se queste aspettative verranno esaudite o meno.