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Settimana internazionale della Critica

‘Nero Argento’, il corto di Francesco Manzato sulle fragilità dell’adolescenza

In Nero e Argento, Francesco Manzato esplora le fragilità della crescita e la tensione tra realtà e sogno in un cortometraggio che sfuma i confini tra documentario e finzione alla Mostra del Cinema di Venezia

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nero argento

Il 4 settembre, in concorso alla 39° edizione della Settimana della Critica, nel quadro dell’81° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, verrà presentato presso la Sala Perla, Nero Argento, l’ultimo cortometraggio diretto da Francesco Manzato, scritto insieme a Luca Mannella.

Il cortometraggio, che narra la lunga giornata di un gruppo di writers, aggiunge un tassello al panorama umano descritto dal regista nei suoi precedenti lavori (Gloria, Carlè), mettendo a nudo le fragilità nascoste dietro la ricerca di sé stessi e del ptoprio stare al mondo.

Clicca qui per il trailer di Nero Argento.

nero argento manzato

Nero Argento, l’ultimo cortometraggio di Francesco Manzato

In Nero Argento, Francesco Manzato sceglie di mescolare fiction e documentario per farci entrare nel mondo di Lucas, Letizia, Giovanni e Federico, giovani writers che trascorrono le giornate in un bosco nei pressi della ferrovia. Qui il gruppo si diverte a escogitare piani per potere, indisturbati, aggirarsi lungo i vagoni, lasciare la propria firma ed esprimere la propria arte senza esser scoperti.

Il bosco diventa luogo in cui rifugiarsi, un posto misterioso, onirico, sospeso tra infanzia ed età adulta. Un luogo lasciato ai margini del tessuto urbano che i ragazzi graffiano in “nero argento” per ribadire la loro azione e il loro esserci.

Chi siamo lo abbiamo scritto in Nero e Argento

Osserviamo la crew aggirarsi come ombre per i vagoni della stazione, alla ricerca di uno spot libero, alla ricerca di una propria dimensione. Con il viso coperto e una videocamera riprendono il loro bisogno di affermarsi, la necessità di marcare il territorio, di dire al mondo “esisto, sono qui”.

Seguiamo il gruppo nelle loro avventure, mentre come “ragazzi sperduti” vivono il bosco tra scherzi e giochi, si rincorrono godendo della spensieratezza, della loro giovinezza.

Letizia, Giovanni, Federico e Lucas si trovano in un limbo. A breve dovranno abbandonare il mondo dell’infanzia e proiettarsi nell’età adulta. Non c’è più spazio per le brevi clip “del reale”, ma solo Lucas sembra accorgersene.

Nero Argento, tra documentario e finzione

La fiction entra nella realtà. Lucas è inquieto, si sente minacciato. Improvvisamente il bosco rifugio, limbo poi, si tramuta diventando “selva selvaggia” e minacciosa che irretisce e inquieta. L’atmosfera sfuma tra la realtà e il sogno, costringendo Lucas a prendere consapevolezza di sé stesso e del futuro.

Il regista, attraverso la dimensione del sogno, racconta la minaccia che si cela per chi non può più rimandare l’ingresso nel mondo degli adulti. Lucas vede un’ombra minacciosa avanzare nel bosco oscuro, che perde l’aspetto di luogo sicuro.

nero argento francesco manzato

In questo modo, Manzato riesce a rendere palpabili le sensazioni di straniamento e di paura provate dal giovane ragazzo nell’oscurità del bosco fitto, dipinto con tinte scure e silenzi.

L’Unheimlich irrompe nella realtà con le prime luci dell’alba. Il perturbante verso qualcosa di spaventoso, ignoto che allo stesso tempo risulta familiare, interrompe la quotidianità dei liberi writers costretti ad affrontare le incertezze del cambiamento, di spogliare i panni dell’infanzia ed entrare in un mondo fatto di doveri e responsabilità.

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Nero Argento

  • Anno: 2024
  • Durata: 18 minuti
  • Distribuzione: Gorrilla Film Distribution
  • Genere: Cortometraggio
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Francesco Manzato