Distribuito dalla piattaforma di Mario Niccolò Messina, V Channels, The Alien Abduction of the Century di Alessio Pierazzi, è senza dubbio un esordio alla regia decisamente inaspettato.
Un tema, quello sugli alieni, da sempre molto caro al regista, che con il racconto del caso di Linda Napolitano segna l’inizio di una carriera documentaristica che ripercorre casi inspiegabili nella nostra storia.
Esistono due possibilità: o siamo soli nell’Universo o non lo siamo. Entrambe sono ugualmente terrificanti. – Arthur C. Clarke
The Alien Abduction of the Century: uno sguardo al 1989
Linda Napolitano era una classica e semplice casalinga di New York, almeno fino al 30 novembre del 1989. Quella notte segnò l’inizio di una storia degna di un romanzo di fantascienza. Ai piedi del letto una piccola figura scheletrica con occhi neri come la pece aspettava che la donna venisse prelevata. Linda venne lasciata fluttuare nel cielo di Manhattan fino a raggiungere l’astronave aliena dove iniziarono degli esperimenti misteriosi. L’indomani si svegliò nel proprio letto, con il pensiero che fosse stato solo un brutto sogno ma lentamente i ricordi iniziarono ad affiorare e la giovane casalinga fu costretta ad intraprendere una serie di ricerche per poter arrivare alla verità di quella notte.
Ipnosi, alieni, strani uomini in nero, ed importanti figure politiche sono gli elementi che caratterizzano il rapimento alieno di Linda Napolitano, che nel tempo è stato ridefinito ‘il rapimento alieno del secolo’.
Gli UFO e le loro apparizioni
The Alien Abduction of the Century non è certo il primo documentario a parlare di alieni e di certo non sarà neanche l’ultimo. Lo afferma lo stesso Alessio Pierazzi che anticipa la storia di Linda Napolitano, raccontando a grandi linee il primo caso di rapimento alino mai documentato.
Il caso di Barney e Betty Hill segnò l’inizio di molteplici ricerche per cercare di dare una spiegazione razionale ai rapimenti alieni. Molti sono i casi riportati dopo questo evento ma quello che senza dubbio diede una svolta alle teorie fu proprio il caso di Linda Napolitano.
Una scelta senza dubbio vincente, quella di scegliere un caso tanto famoso tra gli appassionati di UFO. Innegabile è anche il tentativo di far conoscere la storia ad un pubblico più vasto ma che forse non riesce pienamente a coinvolgere gli spettatori.
La caccia al tesoro nelle immagini
Nonostante The Alien Abduction of the Century abbia alcune difficoltà nel coinvolgimento dello spettatore, Alessio Pierazzi riesce a restituire una visione interessante attraverso la selezione di immagini all’interno del montaggio. Si tratta di una vera e propria caccia al tesoro tra quelle realizzate al computer e quelle che riguardano la documentazione ufficiale del caso.
La scelta dei colori, delle immagini e delle stesse musiche aiuta ad un coinvolgimento, che segue lo stato d’animo della protagonista. Immagini scure sono associate ai momenti della realtà mentre alcune più chiare e oniriche rappresentano i momenti del rapimento raccontati attraverso l’ipnosi.
In conclusione The Alien Abduction of the Century, rimane un esordio efficace e d’impatto nonostante l’inevitabile basso budget di cui soffrono notevolmente i registi indipendenti.
