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Festival Cinema Africano, Asia e America Latina

‘Mambar Pierrette’, ritratto di una donna forte ed emancipata

Presentato in concorso al 33° Festival del Cinema africano, d’Asia e America latina, il nuovo film di Rosine Mbakam, regista di origini camerunensi che vive in Belgio

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Mambar Pierrette, della regista camerunense Rosine Mbakam, viene proiettato in concorso al 33° FESCAAAL, il Festival delle cinematografie africane, asiatiche e latinoamericane che ogni anno si svolge a Milano.

Un film che oscilla fra documentario e film di finzione

Il film, già presentato lo scorso anno a Cannes alla Quinzaine des Cinéastes, si sviluppa in bilico fra lo stile documentaristico e il film di finzione, in quanto la regista segue alcune giornate della cugina Pierrette (Pierrette Aboheu) che lavora come sarta nella città camerunense di Douala, inserendo alcuni elementi di fiction che contribuiscono a drammatizzarne il ritratto.

Vediamo quindi Pierrette iniziare la giornata svegliandosi presto per accudire la madre inferma e aiutare i figli a prepararsi: un maschio e una femmina per i quali il padre, con cui Pierrette non è sposata, non fornisce i soldi necessari al loro sostentamento.

Così l’unica entrata di denaro che permette alla famiglia di sopravvivere, dalla bottega di sartoria della donna. Uno spazio che non è solo luogo di lavoro, bensì punto di ritrovo per le donne e gli uomini della comunità.

Un posto in cui Pierrette riceve le clienti le quali si aprono a lei senza pudore, confidandole gioie e problemi, sogni e delusioni, amori e tradimenti. La sartoria che diventa vero e proprio punto d’ascolto per il microcosmo umano che vi ruota intorno, con Pierrette che assume il ruolo, oltre che di lavoratrice, madre e figlia, anche di confidente.

Ritratto di una donna che non si arrende alle avversità e trova, nel proprio lavoro, la motivazione e la forza per emanciparsi

La giornata di Pierrette è dura, ma lei trova, nel proprio lavoro, la fonte e la forza per poter andare avanti ed emanciparsi come donna. Il lavoro non le manca, soprattutto ora che sta per iniziare l’anno scolastico e i ragazzini del quartiere necessitano delle divise da indossare.

Nonostante questo, i soldi non bastano mai, soprattutto dopo che Pierrette viene derubata durante un’aggressione. Ma, senza perdersi d’animo, riparte sempre, anche di fronte all’acqua del nubifragio che si abbatte sulla città e invade il suo laboratorio sommergendo i locali e rovinando i vestiti.

Rosine Mbakam (anche sceneggiatrice) è molto brava nel tratteggiare il ritratto della cugina Pierrette Aboheu, mostrandone la grande vitalità. A sua volta, Pierrette è in grado di riproporre sullo schermo l’umanità e la forza interiore che le permettono di affrontare, senza cedere allo sconforto, le difficoltà quotidiane della vita.

Un film che tocca il cuore e che fa trepidare per le disavventure di Pierrette, ma anche gioire quando la vediamo, per alcuni momenti serena, gettarsi alle spalle le preoccupazioni lasciandosi andare a un ballo liberatorio.

Una figura di donna africana, lavoratrice e madre, che non possiamo non ammirare.

Gli articoli di Marcello Perucca

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Mambar Pierrette

  • Anno: 2022
  • Durata: 93'
  • Distribuzione: Galeries Distribution
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Belgio, Camerun
  • Regia: Rosine Mbakam