How to Save a Dead Friend, il trailer del film di esordio di Marusya Syroechkovskaya
Presentato al Festival di Cannes e al Vision du Réel e vincitore di diversi premi in Italia e all’estero, il film è distribuito sulla piattaforma Zalabview in collaborazione col Pordenone Docs Fest.
Tramite una visione intima e cruda della vita dei due protagonisti Marusya e Kimi, How to Save a Dead Friend racconta una realtà difficile nelle periferie della Russia dello scorso decennio.
“Quando perdi qualcuno di vicino, qualcuno che ti conosceva bene, parte della tua storia scompare insieme a lui. Tutto ciò che rimane da fare è raccogliere i ricordi prima che trasformino in polvere digitale” – Marusya Syroechkovskaya
Il passare degli anni e la perdita della gioventù vengono messi in scena tramite il naturale tramutare delle stagioni della vita, in cui i protagonisti si perdono in un sempre più persistente senso di angoscia di vivere. Il tempo è scandito dai ripetitivi discorsi di Putin e in questo mondo è difficile per Kimi e Marusya trovare prospettive future. Il film stesso diventa così speranza per ritrovarsi e ritrovare un senso a questa vuota frenesia.
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Il documentario
Girato nel corso di 12 anni (dal 2005 al 2017), è il resoconto di una storia d’amore in un mondo dove mancano o non si vedono prospettive, nella periferia russa del decennio scorso.
Marusya, una 16enne insofferente al regime della “Federazione della depressione”, si propone di rientrare nelle statistiche dei suicidi giovanili entro la fine dell’anno. Porta con sé la telecamera, dono di famiglia. Ma poi incontra Kimi, suo coetaneo, in un concerto grunge, e tra i due nasce un’inaspettata e travolgente storia d’amore, intrappolata – come sono loro – nella risacca di un governo oppressivo.
I due filmano l’euforia, l’ansia e la disperazione della loro gioventù, alimentata da droghe e musica. Si alternano momenti lucidi e acidi, con i Joy Division in cuffia, e stridono le chitarre e i synth in sottofondo, come le grida no future di un mondo punk fuori stagione, interiore e introverso, in un sopito clima post-sovietico. Il tempo scorre, scandito dai discorsi di fine anno, ora di Putin, ora di Medvedev, del tutto simili tra loro. Quando la dipendenza minaccia di far svanire Kimi per sempre, la telecamera di Marusya diventa l’ultima possibilità per salvare l’amico.
Dove vedere il documentario
How to Save a Dead Friend: il trailer
Marusya Syroechkovskaya è una filmmaker e artista visiva nata a Mosca. A marzo 2022 ha dovuto abbandonare la Russia mentre aumentava la repressione sulle voci dell’opposizione. Il suo cortometraggio studentesco, Exploration of Confinement, riceve il premio della giuria al New Orleans Film Festival 2013 e una candidatura agli Academy Awards 2013. Per la sua formazione ha frequentato workshop come Ex Oriente Film, Flahertiana e l’IDFAcademy. Marusya è stato borsista presso il Nipkow Program 2025 (Berlino, Germania). “How to save a dead friend” è il suo primo lungometraggio.