La premiere di Love Lies Bleeding al Festival internazionale del cinema fantastico di Bruxelles (BIFFF) è stato teatro caotico di una pioggia di insulti omofobi e misogini con conseguente esodo di massa delle vittime destinatarie. Più di 60 donne queer sarebbero fuggite dalla sala in cui era in corso la proiezione del film di Rose Glass. Sono stati riportati anche episodi di violenza fisica.
La proiezione di Love Lies Bleeding al BIFFF
La proiezione del film si inserisce nel contesto del BIFFF, il noto festival di Bruxelles, ove era stata programmata la proiezione in anteprima del film Love Lies Bleeding. Il film della A24 dovrà uscire in Francia a livello nazionale, ma era stata allestita una premiere al festival nell’auditorium da 1400 posti in cui avvengono molte delle proiezioni esclusive.
Il festival è noto per avere un pubblico a prevalenza maschile e pare non sia nuovo a episodi di scurrilità in corso di proiezione. Le tematiche del film e la presenza su schermo delle note attrici Kristen Stewart e Katy O’Brian avrebbero, però, attratto un nutrito gruppo di giovani donne queer. Purtroppo, i risvolti di queste premesse sono particolarmente infelici.
Gli episodi di violenza omofoba e misogina
Il film ha avuto un serie di commenti irriverenti sin dai suoi primi minuti. Non ci è voluto molto tempo perché la situazione evolvesse in una zona legalmente grigia. I commenti del pubblico rivolti alla relazione omoerotica che stava venendo messa in scena nel film sono presto diventati molto più estremi . Non sono mancati insulti omofobi e una scena di coercizione sessuale ha addirittura provocato un applauso. Dai commenti di alcune delle partecipanti si evince che, in aggiunta al plauso di quella che era sostanzialmente una scena di stupro, si sono verificati anche episodi di catcalling e commenti machisti rivolti alle attrici del film. Alla risposta a tono di parte del pubblico indispettito, è seguita poi una pioggia di fischi.
È intorno ai 20 minuti di spettacolo che hanno cominciato a uscire le prime persone dalla sala, mentre molte sono rimaste dentro a tentare di zittire i commenti. Quando la situazione si è però surriscaldata, con episodi di violenza verbale e fisica ai danni di diverse donne in sala, la maggior parte di queste ha abbandonato lo spettacolo e fatto richiesta agli organizzatori del festival di interrompere la proiezione. Contrari all’interruzione dello spettacolo, la protesta è degenerata e si è dovuti ricorrere all’intervento della polizia.
Il commento degli organizzatori del festival
All’evento, ha fatto seguito un post sulla pagina ufficiale X dell’evento. Nel post, gli organizzatori dichiarano gli avvenimenti accaduti durante la proiezione di Love Lies Bleeding inammissibili e porgono le loro scuse al pubblico.
Non è stata, tuttavia, clemente la ricezione da parte delle partecipanti. Le donne queer vittime di violenza hanno reputato le scuse vuote e prive di una concreta assunzione di responsabilità da parte del festival. Dal loro punto di vista, l’organizzazione non ha mai fatto uno sforzo concreto per rendersi realmente inclusivo verso determinate minoranze. Il festival avrebbe dovuto preoccuparsi di rendere più chiari chiari i contenuti dei film. Film come Love Lies Bleeding si pongono chiaramente come politicamente orientati e il generico sforzo del festival di definirsi imparziale lo rende miope nei confronti di problematiche sociali che sarebbero da prendere in più profonda considerazione.